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Madonna di Trevignano piange sangue di maiale: la ‘veggente’ fa pagare 50 euro per poterla visitare

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La Madonna di Trevignano piange sangue di maiale. Ecco i primissimi esiti delle indagini avvenute nella cittadina a pochi chilometri da Roma, sulle sponde del lago di Bracciano, luogo e meta di numerosissimi pellegrinaggi spirituali: da sempre i fedeli si ritrovano ai piedi della statua per poter pregare ai suoi piedi, quelli della Vergine che piangerebbe sangue.

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La statua della madonna e le indagini sulle sue lacrime

Scienza contro Fede, Ragione contro Religione, Pensiero Mistico contro la fredda logica empirico-matematica. Sono secoli che il binomio, l’endiadi, continua a darsi battaglia senza esclusione di colpi. ‘Dio è morto’ direbbe Nietzsche, e come dargli torto. Anzi, un altro Dio è nato, quello della scienza, in cui ora gli uomini confidano completamente. E anche in questo caso, lo scontro è stato apertissimo, con risultati che danno ragione alla fede illuministica nel metodo empirico-induttivo, sfatando una truffa bella e buona.

La leggenda della Madonna di Trevignano

La leggenda che vuole la Vergine di Trevignano piangere lacrime di sangue, ricordiamo, era stata creata e diffusa da Maria G.S., una donna di 53 anni, imprenditrice di origini siciliane che da ben cinque anni sostiene di parlare con la Madonna di Trevignano, e di avere così un rapporto con lei. Gli inquirenti hanno voluto vederci chiaro in questa faccenda, e per questo hanno condotto delle indagini supportate da analisi sul tessuto ematico, per le quali le tracce ritrovate sul profilo della statua sembrano essere compatibili con il sangue di maiale.

La presunta truffa della veggente dopo la bancarotta

Se i primi risultati dovessero essere confermati, insomma, non ci sarebbe nessun miracolo, e nulla di fuori dal comune. La ‘veggente’, la quale è già stata condannata a due anni per bancarotta, infatti, ha creato un’associazione per promuovere le visite alla statua eretta nella radura di un parco naturale che si trova in prossimità del lago. Attraverso la sua associazione, insomma, i fedeli potevano fare visita alla statua della Vergine con un necessario pagamento di una tariffa minima di 50 euro. Certo, un modo veloce e rapido di fare soldi dopo il fallimento della sua ditta privata impegnata nella produzione di maioliche nel 2013. 

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