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Madonna di Trevignano, parla la veggente Gisella Cardia: ”Mi sento una martire”

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La santona di Trevignano Romano, Gisella Cardia, al telefono ha detto ”Mi sento una martire”. Un’affermazione che rispetta concretamente il lessico e gli stilemi religiosi, ancora una volta. Rinchiusa dentro casa dopo la scoperta eclatante delle sua presunta truffa ai danni dei pellegrini e dei fedeli, in questo modo risponde alle domande di un giornalista di Canale 5. 

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La veggente di Trevignano e la sua versione dei fatti

A quelle domande, lei risponde raccontando la sua personale versione dei fatti, soprattutto concentrandosi sulla destinazione delle offerte da parte di alcuni fedeli e suoi seguaci, dopo i messaggi mariani che venivano regolarmente diffusi a cadenza mensile. Interrogata sull’argomento spinoso, ha detto: “Io vivo con il lavoro di mio marito, non abbiamo case, non abbiamo ristoranti, non abbiamo nulla. Noi abbiamo solo la fede. Non ci siamo arricchiti perché non abbiamo mai chiesto un euro”. Poi, la veggente spiega che ci sarebbero diverse persone che potrebbero confermare le sue parole. Contestualmente, racconta anche la sua reiterata risposta quando qualcuno ha cercato di offrirle del denaro: “Se vuole fare qualcosa per noi, faccia una preghiera”. 

Smentisce tutte le accuse: e la procura indaga

Nel frattempo che la veggente continua a rilasciare dichiarazioni sulla sua versione dei fatti, la procura di Civitavecchia ha aperto una nuova indagine su Gisella Cardia. In seguito agli episodi di lacrimazione delle statue della Vergine e le presunte moltiplicazioni della pasta e della pizza, ora la procura vuole vederci chiaro e ha aperto un’indagine per “abuso di credulità popolare”. Sul fatto, sempre davanti ai microfoni di Canale 5, la donna ha dichiarato: “Sono accusati di credulità popolare le persone che spillano soldi, promettendo chissà che cosa, alla gente semplice, alle vecchiette o alle persone che non sono in grado d’intendere o di volere”. Risulta chiaro, insomma, che Gisella Cardia respinge ogni accusa a suo carico, spiegano che le persone che fanno parte dell’associazione da lei fondata sono proprio i ” professionisti come medici e avvocati. Sono menti pensanti – aggiunge la veggente – non sono degli stupidi o delle persone semplici che si lasciano ingannare”.

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