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Morte del piccolo Manuel a Casal Palocco, i soccorritori: ‘Abbiamo provato a salvarlo, ma nessuno ci ha ascoltati’

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A poco più di un mese dall'incidente avvenuto a Casal Palocco, uno dei giovani youtuber torna a pubblicare contenuti sui social.

L’incidente avvenuto lo scorso 14 giugno a Casal Palocco, tra Roma e Ostia, ha smosso le coscienze. Attualmente a lavoro le forze dell’ordine al fine di ricostruire con precisione cosa è accaduto in quei terribili momenti. Si cercano le micro sd dei ragazzi, usate per immagazzinare le immagini del video, nonché i fotogrammi della telecamera posta a pochi metri di distanza dal luogo del sinistro. Quest’ultima avrebbe ripreso l’auto mentre frecciava sotto l’occhio elettronico ed al momento è l‘unica immagina disponibile. Eseguita l’autopsia sul corpo del piccolo Manuel – morto a soli 5 anni dopo il violento scontro – e prezioso poi l’ascolto dei testimoni, i quali potrebbero aiutare a comprendere meglio la dinamica di quei terribili momenti. 

Incidente Casal Palocco, il 20enne alla guida della Lamborghini finisce ai domiciliari

L’incidente a Casal Palocco e i testimoni

In quei terribili momenti sono stati i primi ad arrivare sul luogo dell’incidente soccorrendo la giovane mamma. Testimoni chiave della scena e avrebbero potuto contribuire anche loro alla ricostruzione di quei concitati momenti. Eppure, le forze dell’ordine non li hanno mai ascoltati. Si tratta dei titolari dell’alimentari in via Aristonico di Alessandria, che si trova a 50 metri dal luogo del sinistro. Ora, la loro testimonianza potrebbe essere importante perché fotografa, restituisce un’immagine del luogo dell’incidente prima che quest’ultimo fosse invado da centinaia di persone. La coppia che gestisce l’alimentari pocanzi menzionato è di origini straniere. La donna è arrivata in Italia nel 2008 mentre il marito era nella Capitale già nel 2004 e il ricordo dell’incidente risuona in modo nitido nella loro memoria. Ma non solo la coppia che gestisce l’alimentari, ad accorrere subito sul luogo dei fatti anche un cliente dell’esercizio, anch’egli non ascoltato dalle forze dell’ordine. 

La velocità 

Ora, tutti i testimoni sembrano essere d’accordo su un punto: la velocità. La Lamborghini guidata dal 20enne sfrecciava a tutta velocità nonostante la presenza delle strisce pedonali ed il limite di velocità in quel tratto di strada sia fissato a 30 chilometri orari. Ora,  M.D.P. – 20enne alla guida dell’auto di lusso –  è accusato di omicidio stradale ed è sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. 

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