In due per il pestaggio del nipote di Bud Spencer, Alessandro Pedersoli. A causa dell’aggressione, lo scorso novembre sul Lungotevere delle Armi, la vittima era rimasto seriamente ferito, era stato sottoposto a un intervento chirurgico per sanare la frattura del pavimento oculare e gli erano stati rotti 3 denti.
Già arrestato per l’aggressione un 21enne di Pomezia
La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura di Roma, al termine di una complessa indagine, aveva ricostruito la vicenda scaturita per una lite sulla viabilità, era risalita all’autore, un 21 enne residente a Pomezia. Per lui, il Giudice per le Indagini Preliminari aveva disposto la misura della custodia cautelare in carcere. Ma sembra che non fosse solo al momento dell’aggressione, perché ulteriori attività investigative hanno portato a incastrare un secondo uomo.
Il secondo arresto
Nei giorni scorsi i poliziotti del Commissariato Prati hanno arrestato un 20enne romano, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione della Misura Cautelare Personale degli arresti domiciliari con il presidio del braccialetto elettronico, coinvolto nella vicenda.
Il 20enne finito in manette avrebbe innescato il pestaggio
Lo stesso si trovava quella notte all’interno dell’auto, presa a noleggio, guidata dall’aggressore, sul lato passeggero, e, secondo la ricostruzione degli investigatori, aveva innescato con minacce e insulti il pestaggio di Pedersoli che, a seguito del brutale pestaggio, aveva riportato conseguenze più serie.
Le accurate indagini condotte dai poliziotti del commissariato di via Ruffini, coordinate dalla Procura di Roma, hanno quindi portato all’arresto del 20enne.
Ad ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
