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Prende 90mila nella cassaforte della Guardia di Finanza: così il brigadiere si pagava le vacanze

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Aveva sottratto dalla cassaforte della Guardia di Finanza denaro contante per andare in vacanza, togliersi qualche sfizio e pagare il mutuo di casa. È finito a processo per peculato un 55enne brigadiere delle Fiamme gialle che si è visto condannare con sentenza a 4 anni e sei mesi di reclusione.

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Il brigadiere era incaricato di sorvegliare la cassaforte e il suo contenuto- Ilcorrieredellacittà.com

Il pronunciamento è arrivato al termine di un procedimento con rito abbreviato che si è celebrato davanti al giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Roma. Un iter processuale nel quale, come riporta il Corriere della Sera, il reo avrebbe assicurato la sua volontà di restituire il ‘bottino’ che sembra ammonti a circa 90mila euro.

La scomparsa di 90mila euro e le indagini che hanno portato al brigadiere

I fatti risalgono ormai a due anni fa, al 2022, quando viene scoperto che dalla cassetta di sicurezza dagli oltre 171mila euro custoditi ne mancano 90mila. Una cifra considerevole che mette in allarme i finanzieri. Immancabilmente scattano le indagini per risalire all’autore di tale ammanco e presto le ricerche si sono indirizzate verso il 55enne, visto che è proprio lui a ricoprire l’incarico di sorvegliare cassaforte e i preziosi reperti.

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Il finanziere aveva usato il denaro per pagare il mutuo e andare in vacanza (ilcorrieredellacitta.com)

Il 55enne aveva l’incarico di sorvegliare la cassaforte

Un compito di fiducia quello che era stato affidato al finanziere sin dal 2019. Ma per un anno le cose sono andate come dovevano. L’indagato non aveva dimostrato interesse alcuno per il contenuto della cassaforte, almeno fino a quando, per sua stessa ammissione, nell’armadio blindato sono stati depositati oltre 171mila euro.

I problemi economici lo avrebbero spinto a prendere la somma

Sembrerebbe che a fargli venire l’idea di prendere parte di quella somma siano stati i tanti problemi economici nei quali versava, visto che ha raccontato agli inquirenti di avere un mutuo e tre prestiti. Inizialmente, insomma, quei soldi dovevano servirgli solo per togliersi dai guai. E così sembrerebbe che prendeva mazzette anche da 10mila euro con le quali ricaricava una carta prepagata. Tutto questo fino a estinzione dei debiti. Ma ormai forse la situazione gli era sfuggita di mano e aveva continuato ad attingere da quella somma altro contante che aveva utilizzato per le vacanze e per soddisfare altri sfizi.

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