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La Raggi contro le sale slot, i dipendenti ne pagano le conseguenze

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La sindaca di Roma Virginia Raggi ha emanato l’ordinanza di limitare l’accensione delle slot machine. Le macchine funzioneranno solo per 8 ore al giorno, in fasce orarie prestabilite. A pagarne care le conseguenze, i dipendenti delle sale slot, a rischio licenziamento.

La Raggi contro la dipendenza dal gioco

La sindaca della capitale ha emanato l’ordinanza che obbliga le sale slot (ma anche bar e tabaccherie) ad accendere le slot machine in orari prestabiliti. Inoltre, gli esercizi in questione dovranno esporre tale orario per informare la clientela. Dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 18:00 alle 23:00 le macchine funzioneranno normalmente. Per il restante del tempo le slot machine dovranno essere scollegate e private della corrente. Chi non rispetta la legge, incapperà in sanzioni e sospensioni dell’attività (quando recidivi). «La salute dei cittadini viene prima di tutto» ha dichiarato la Raggi, impegnata in una vera e propria lotta al gioco d’azzardo.

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La Raggi dichiara: «la salute del cittadino prima di tutto».

Migliaia di dipendenti di sale slot a rischio licenziamento

Il “rovescio della medaglia” della questione riguarda la situazione dei dipendenti delle sale slot. I lavoratori, che prima dovevano coprire turni fino alle 24 ore (per le sale aperte tutto il giorno), ora si vedono costretti a una notevole diminuzione dell’orario. «Se per coprire turni di 10-18 o 24 ore servivano tot dipendenti, ora ne basterà la metà. Questo comporta numerosi tagli al personale, e migliaia di persone “a spasso”» dichiara una cassiera di sale slot. «Per ora non c’è stato alcun licenziamento, ma sappiamo tutti quanto sia inevitabile. Stiamo vivendo in un perenne stato di precarietà» aggiunge la donna.

Legge necessaria o buco nell’acqua?

«Negli orari in cui la sala è aperta, l’affluenza dei clienti è alta. Nonostante lavoriamo un terzo delle ore rispetto a prima, gli incassi sono di poco inferiori» sostiene la cassiera.

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La Raggi contro le slot machine: legge inutile o lotta al gioco d’azzardo?

«Questa legge può funzionare per il lavoratore che veniva a giocare prima del turno, o il padre di famiglia che si fermava prima di tornare a casa. Ma i pensionati, i ragazzi, la maggior parte delle persone, continuano a venire». Sorge spontanea la domanda: «questa legge quanto può giovare ai giocatori, e quanto invece può essere nociva per i dipendenti delle sale slot?».

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