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Rifiuti a Roma, Gualtieri ha la soluzione: un termovalorizzatore a Santa Palomba

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Gualtieri e l'idea di creare un termovalorizzatore, comprati i terreni a santa palomba

Come se non bastasse il campo rom di Castel Romano, ora il sindaco Gualtieri ha deciso che presto si farà un termovalorizzatore. E questo, che ha gelato la maggioranza, molto probabilmente verrà costruito proprio a Santa Palomba, al confine con il comune di Pomezia. A comunicarlo è stato il primo cittadino nel corso della riunione che si è tenuta questa mattina e che ruotava attorno alla gestione dei rifiuti e del piano industriale di Ama.

La decisione di Gualtieri sulla gestione dei rifiuti a Roma

“Con l’obiettivo ambizioso di zero discariche a Roma abbiamo deciso di realizzare un termovalorizzatore a completo controllo pubblico con le migliori competenze industriali” – ha spiegato nel corso dell’assemblea Roberto Gualtieri, il sindaco che ha poi ‘elogiato’ Roma e ha dichiarato come la città ora sia più pulita. Certo, non come vorrebbero perché la pulizia resta al di sotto degli standard prefissi e le foto dei giorni festivi lo hanno dimostrato bene. Sacchi neri, cassonetti stracolmi e rifiuti gettati in ogni dove, tra rabbia e indignazione dei residenti esasperati. Questo, secondo il primo cittadino della Capitale è da collegare alla precarietà degli sbocchi e degli strumenti di raccolta. Da qui, quindi, l’idea di creare un termovalorizzatore, oltre ai due biodigestori già in programma, uno a Casal Selce e l’altro a Cesano. 

Il termovalorizzatore (forse) a Santa Palomba

In tempi rapidi, come ha spiegato Gualtieri, verrà realizzato un ‘nuovo impianto da 600 tonnellate‘ che consentirà di ‘chiudere il Tmb di Rocca Cencia e di abbattere del 90 per cento il fabbisogno di discariche in modo da realizzare solo una piccola discarica di servizio da sole 60 mila tonnellate annue’.

Poi l’elogio ai primi mesi di lavoro dell’amministrazione capitolina, post Raggi: ‘Abbiamo aumentato di 2 mila tonnellate i quantitativi settimanali di rifiuti raccolti e rimosso oltre 4 mila tonnellate di scarti abbandonati, sono state pulite centinaia di chilometri di strade e marciapiedi, e sono stati effettuati interventi contro piante infestanti su circa 3 mila chilometri di strade e con potature di alberi su oltre 130 strade’.

Eppure, tutto questo per una città grande come Roma ancora non basta. E la soluzione potrebbe essere il termovalorizzatore, che potrebbe essere costruito a Santa Palomba, proprio lì dove l’azienda capitolina dei rifiuti aveva intenzione di creare un grande impianto Tmb.

Ora, però, dalle intenzioni si potrebbe passare ai fatti perché tra le ipotesi più plausibili c’è quella che il termovalorizzatore venga creato nell’area di Santa Palomba, al confine con Pomezia e i Castelli Romani, mentre sembrano più difficili come ‘località’ quelle di Malagrotta o dell’ex Tmb Salario. La decisione sulla localizzazione, in ogni caso, ancora non è stata presa e per ora restano solo ipotesi. 

Il ‘no’ iniziale di Gualtieri ai termovalorizzatori

Gualtieri pare si sia contraddetto perché la decisione annunciata questa mattina stride con quello che aveva dichiarato nel corso della campagna elettorale. In realtà, il politico, che all’epoca ancora non era Sindaco, aveva detto a gran voce che non avrebbe mai dato il via libera a un termovalorizzatore per superare l’emergenza rifiuti. Idea che, invece, la Lega e il centrodestra approvava. Poi, qualcosa sarà cambiato perché ora il primo cittadino ha stupito tutti e ha gelato la maggioranza quando ha annunciato che il nuovo impianto si farà. Senza se e senza ma. 

 Le dichiarazioni di Fratelli d’Italia

E se Carlo Calenda ha applaudito alla nuova decisione, considerandola un’ottima idea, non è dello stesso parere Giovanni Quarzo, Capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Roma. Per il politico, infatti, il termovalorizzatore è ormai una tecnologia superata, non necessaria. Quasi un ritorno al passato, non certo un passo in avanti. 

“Il sindaco di Roma propone per Roma il termovalorizzatore senza tenere conto del fatto che questa tecnologia è ormai obsoleta e superata. Gualtieri evidentemente ignora l’esistenza di gassificatori e dissociatori molecolari al plasma, impianti industriali di nuova generazione già molto diffusi in USA e Asia. Rispetto ai termovalorizzatori, questi producono quantità maggiori di gas, metano, energia elettrica e idrogeno e, al contrario, generano zero materiale da discarica e zero emissioni in acqua e in atmosfera. Invito il Sindaco e l’AMA a scegliere grandi partner pubblici (Eni e Acea) o privati e a cambiare rotta per portare davvero Roma nel futuro”- ha concluso nella nota. 

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