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Roberto Spada: condanna definitiva a 10 anni per mafia

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Roberto Spada, esponente del clan omonimo, condannato in via definitiva dai giudici della quinta sezione penale della Cassazione

Confermata dalla Cassazione la condanna a 10 anni di carcere per Roberto Spada, esponente del clan omonimo tristemente noto per aver aggredito il giornalista Daniele Piervincenzi.  Invece, solo ieri, l’uomo è stato arrestato a Civitavecchia perché ha violato la misura di sorveglianza dell’obbligo di dimora a Roma, con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso. 

Arrestato Roberto Spada: violata la sorveglianza speciale, era a Civitavecchia con la compagna

La condanna definitiva della Cassazione per Roberto Spada 

Definitiva la condanna per l‘esponente del clan mafioso. I giudici della quinta sezione penale della Cassazione hanno confermato per Spada la condanna per mafia. Confermata anche l’assoluzione per il duplice omicidio di due esponenti di un clan rivale, Giovanni Galleoni detto “Baficchio” e Francesco Antonini detto “Sorcanera”. Si ricorda che i fatti in questione risalgono a dodici anni fa, ovvero al 22 novembre del 2011 e si consumarono nel centro della cittadina lidense. Annullata, invece, con rinvio la condanna all’ergastolo per Ottavio Spada, disponendo un terzo processo di secondo grado sempre in relazione al duplice omicidio pocanzi menzionato. 

L’arresto ieri 

Tristemente noto per l’aggressione – nella fattispecie una testata – ai danni del giornalista Daniele Pervincenzi, ieri Roberto Spada è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di aver violato la misura della sorveglianza speciale. Fermato a bordo di un’auto sulla quale viaggiava insieme alla compagna, l’esponente del clan di Ostia è stato fermato dai militari di Civitavecchia e del gruppo di Ostia ed è poi stato trasferito in carcere. La misura di prevenzione gli era stata inflitta a causa della sua pericolosità sociale, in relazione ai suoi pregressi reati. 

L’udienza

All’udienza si è giunti a seguito della sentenza della Cassazione del gennaio 2022, che ha riconosciuto in modo definito l’associazione a delinquere di stampo mafioso per il clan della cittadina lidense, disponendo tuttavia un nuovo processo di appello per il duplice omicidio. 

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