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Roma: al via lo sgombero al campo rom La Barbuta

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Sgombero Campo Rom La Barbuta

La sindaca di Roma Virginia Raggi l’aveva detto a gran voce “nei prossimi giorni chiuderemo il campo de La Barbuta” e stamattina all’alba gli agenti della Polizia Locale sono arrivati lì, in quel villaggio attrezzato e realizzato nel 2012 dall’ex primo cittadino Gianni Alemanno, campo che si trova ai confini con il comune di Ciampino. Al momento sono in corso le operazioni di sgombero delle ultime famiglie che ancora vivono lì. 

Gli  agenti della Polizia Locale di Roma Capitale, del Gruppo VII “Tuscolano”, GSSU (Gruppo Sicurezza Sociale Urbana) e dell’Unità Spe (Sicurezza Pubblica ed Emergenziale), coordinati dal Vice Comandante Dott. Stefano Napoli, stanno provvedendo con le attività di identificazione e con il progressivo allontanamento delle persone presenti all’interno dell’area, circa un centinaio. Il personale della sala operativa sociale, invece,  si sta occupando delle procedure previste per fornire  assistenza alloggiativa.

Roma e i campi rom, la Sindaca: ‘Chiuderemo La Barbuta’

Nonostante i continui roghi tossici e le segnalazioni che arrivano dai campi rom (per esempio quello di Castel Romano, sulla via Pontina), la sindaca di Roma Virginia Raggi continua a parlare di numeri, perché sotto la sua amministrazione sono stati chiusi 5 insediamenti. “Abbiamo registrato una diminuzione delle presenza della popolazione rom del 41,1% e una diminuzione del fenomeno dei roghi tossici dell’83%. E’ un processo delicato e ancora in corso, ma i risultati raggiunti finora dimostrano che la direzione presa la metodologia utilizzata e la forte regia istituzionale alla base del Piano Rom funzionano. Non facciamo chiacchiere parlando solo di ruspe, ma risolviamo il problema alla radice”. Non solo la chiusura de la Barbuta perché come fa sapere la Raggi “sono stati aggiudicati i bandi per il superamento dei campi di via Cesare Lombroso, via Salviati 1 e 2, via Luigi Candoni e Castel Romano”. 

Ma se da un lato c’è la soddisfazione di aver portato a compimento un “progetto”, dall’altro gli avversari politici non hanno perso tempo per puntare il dito contro la Sindaca della Capitale. “Ancora una volta Virginia Raggi usa le persone a scopo elettorale, come in tutti gli altri casi questo sgombero genererà decine di campi spontanei in giro per la città, senza dare risposte a chi vive in una condizione di marginalità e moltiplicando i conflitti nei quartieri” – ha dichiarato in una nota il consigliere comunale dem Giovanni Zannola. 

Campo Rom La Barbuta, il Campidoglio: “E’ il sesto insediamento chiuso”

L’obiettivo, fanno sapere dal Campidoglio, è ripristinare le condizioni ambientali e igienico sanitarie a tutela della salute pubblica. Dopo Camping River, Schiavonetti, Foro Italico, l’area F del campo di Castel Romano e Monachina, questo de La Barbuta, ai confini con il comune di Ciampino, è il sesto insediamento superato e chiuso dall’attuale amministrazione capitolina. A Roma, dal 2017 a oggi, grazie agli interventi attuati secondo le linee del Piano Rom, è stata registrata inoltre una diminuzione delle presenze del 41,1% nei campi autorizzati e del 34,9% in situazioni abusive o non regolari. 
 
Nel campo rom “La Barbuta”, in particolare, al termine di un progetto sociale interamente finanziato con fondi europei durato tre anni e curato da Croce Rossa Italiana, è stata registrata una diminuzione delle presenze del 65%. Dei residenti rimanenti, circa i due terzi hanno firmato il Patto di solidarietà con il Comune di Roma e sono stati dunque coinvolti, come previsto, in progetti di cohousing.  Con le operazioni di oggi si sta procedendo allo sgombero delle persone rimaste all’interno dell’insediamento e al reinserimento dei fragili in strutture adeguate. Successivamente alle attività di allontanamento dei nuclei, viene avviata la rimozione dei moduli abitativi liberati e la pulizia e la bonifica dei luoghi.
 
Prosegue dunque l’azione di superamento e chiusura dei campi rom presenti in città in linea con quanto previsto dal Piano Rom. Un’azione che viene affiancata anche da un intenso lavoro sul contrasto al fenomeno dei roghi tossici. Dal 2017 a oggi è stata registrata, infatti, una diminuzione del fenomeno dell’83,2%, testimonianza dell’impegno profuso dall’amministrazione e dalle Forze di Polizia nel contrasto a tali fenomeni di illegalità.
 
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