Aveva elaborato un piano che credeva fosse perfetto, ma che è stato invece scoperto nel giro di poco. Un dipendente ACEA ha sottratto, con l’aiuto di un complice, ben €18.703 euro in due mesi, sfruttando la sua posizione nell’azienda.
L’uomo, infatti, aveva l’incarico di “team leader” all’interno della multiservizi e la sua posizione gli consentiva di avere l’accesso alle tessere carburante aziendali. Proprio grazie ad esse il 42enne, d’accordo con il titolare di un distributore di carburante ad Olevano Romano, è riuscito a sottrarre una grande somma di denaro ad ACEA.
Il modus operandi era semplice: venivano effettuati, sfruttando le tessere aziendali, dei finti acquisti di carburante per le macchine aziendali. Le transazioni dei pagamenti venivano effettuate dall’azienda, ma il carburante non veniva emesso. I compensi derivati dalla truffa erano poi spartiti tra i due complici.
Ma proprio l’aumento repentino delle spese del carburante ha fatto insospettire l’azienda. ACEA, infatti, ha notato che le spese non combaciavano con i chilometri percorsi dalle vetture ed ha quindi fatto avviare un’indagine. Grazie alla collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e la Protezione Aziendale della società multiservizi Acea, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur i due sono stati smascherati.
Ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo Roma Eur hanno colto sul fatto i due. I truffatori avevano appena effettuato una serie di pagamenti dal valore di €300 per 5 rifornimenti di carburante mai avvenuti.
Gli arrestati sono stati ammanettati e sottoposti, presso le rispettive abitazioni, agli arresti domiciliari. Dovranno rispondere del reato di truffa aggravata.