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Roma, emergenza cinghiali: trovate gabbie trappola all’ospedale Gemelli, la rabbia degli animalisti

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Roma, trovate all'interno dell'ospedale Gemelli delle gabbie trappola per i cinghiali poi disattivate dai carabinieri

Roma. L’emergenza cinghiali è senza dubbio uno dei problemi maggiormente sentiti nella Capitale e sul quale gli animalisti non smettono di far sentire la loro voce, così da scongiurare, quanto più possibile, la mattanza dei mammiferi. Affezionati al territorio capitolino, gli episodi di ‘avvistamento’ dei cinghiali nella città non sono un evento sporadico. Oggi, a seguito di una segnalazione, sono state rinvenute e rimosse dai Carabinieri delle gabbie trappola per la cattura dei cinghiali trovate all’interno dell’ospedale Gemelli. 

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I cinghiali a Roma e il ritrovamento delle gabbie trappola 

Nella fattispecie, le gabbie trappola erano posizionate in via Giuseppe Moscati all’interno della struttura ospedaliera Agostino Gemelli. Una volta individuate, sono state disattivate e contestualmente chiusa anche l’area di pertinenza dai Carabinieri poiché non a norma in quanto priva di marcatura CE, della targhetta di identificazione macchina e matricola, dei dati del fabbricante con le relative specifiche tecniche principali  dell’Ente Certificatore che ne attesti l’omologazione e dell’Organismo Notificato.

Le parole di Stefano Fuccelli (PAE)

È una violazione non solo del D.lgs 81/08 Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro ma anche delle norme comunitarie e nello specifico Direttiva 2001/95/CE relativa alla sicurezza generale dei prodotti e Direttiva 2006/42/CE relativa alle macchine. Le gabbie trappola installate dall’Ente Regione Lazio sono illegali e rappresentano un pregiudizio per la sicurezza e l’incolumità pubblica e per la stessa tutela del benessere animale’. Queste le parole di Stefano Fuccelli, presidente del Partito Animalista Europeo che poi aggiunge: ‘Per questo su segnalazione di alcuni cittadini ci siamo recati sul posto e chiesto l’intervento dei militari che dopo aver verificato la veridicità degli illeciti hanno disposto la chiusura immediata delle gabbie e dei luoghi dove sono posizionate. Contestualmente è stata formalizzata denuncia anche alla Guardia di Finanza per ulteriori accertamenti visto che costituisce reato non soltanto la fabbricazione, la vendita e la cessione in comodato d’uso ma anche l’utilizzo dei prodotti sprovvisti del marchio CE nonostante fosse stata da noi diffidata la stessa amministrazione ospedaliera‘, conclude. 

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