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Roma, focolaio a Rebibbia: ‘Dare la priorità vaccinale ai detenuti e a chi lavora nel carcere’

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Focolaio carcere femminile Rebibbia

La notizia del focolaio nel carcere di Rebibbia Nuovo Complesso è stata motivo di richiesta da parte di Anastasia e Di Giacomo per incrementare tamponi e controlli all’interno delle carceri. La notizia riguarda diciotto detenuti reclusi nella sezione di alta sicurezza tutti risultati positivi al Coronavirus. 
A darne notizia è Aldo Di Giacomo segretario generale del sindacato di Polizia Penitenziaria S.PP., che coglie anche l’occasione per ribadire l’importanza di controlli e vaccini per gli istituti penitenziari.

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Quanto accaduto testimonia ciò che da tempo ribadisco che si sostanzia nella necessità di dare priorità vaccinale a quanti vivono e lavorano nelle carceri: detenuti, Poliziotti Penitenziari, personale medico-sanitario e operatori vari. E’ opportuno riconoscere i rischi connessi a tale comunità alla luce anche del sovraffollamento. Bisogna tener presente inoltre che coloro che lavorano nelle carceri o che svolgono servizi e mansioni a qualsivoglia titolo (es. volontari), potrebbero a ragion di logica essere untori all’interno e all’esterno delle mura. L’Amministrazione non deve ancora sottovalutare l’emergenza e mal gestirla. Nel caso di Rebibbia è necessario effettuare tamponi a tappeto e ripeterli a distanza” ha affermato in una nota il segretario generale Di Giacomo. 

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