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Roma, gli estorce denaro per pagare le spese legali dei figli: nuove condanne nel clan dei Casamonica

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Emesse ieri dal Tribunale di Roma cinque nuove condanne nei confronti del Clan dei Casamonica, per un totale di 37 anni di reclusione. I fratelli Di Silvio sono stati arrestati il 7 maggio del 2018 a seguito dell’aggressione della disabile Simona Rossi presso il Roxy bar della Romanina con l’accusa di lesioni e violenza privata aggravate dal metodo mafioso. In questa circostanza, la madre dei due – Ivana Casamonicapretese che a pagare le loro spese legali fosse un estraneo che frequentava la loro abitazione per comperare la droga. Una richiesta a ‘colpi’ di minacce quella messa in atto dalla donna al fine di mantenere ‘pacifici’ rapporti con la sua ‘famiglia’, come ha raccontato la vittima stessa durante il processo. 

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L’estorsione per pagare le spese legali dei fratelli Di Silvio

Come riportato dal Messaggero, la persona offesa racconta la sensazione di paura provata a seguito delle minacce: ‘Il nome di faceva paura. So i Casamonica, so i Di Silvio, cioè sparire non potevo. Avevo paura per la mia famiglia, per mia moglie, che abitiamo manco ad un chilometro da casa . Mi metteva un’ansia perché se non gli rispondevo avevo paura che si agitavano, era meglio tenerli amici, per quello. A me anche adesso riparlarne, mi sta risalendo quel senso di agitazione’, racconta la vittima che alla fine è stata costretta a consegnare ai Casamonica 500 euro per le spese legali a seguito dell’arresto dei figli. Un vero e proprio incubo per la vittima che si è poi concluso con la condanna della madre dei fratelli Di Silvio. 

Le condanne 

Ivana Casamonica è stata dunque condannata a 14 anni di reclusione per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Invece, al cognato Alfredo Di Silvio sono stati inflitti 8 anni di carcere per un’altra tentata estorsione sempre aggravata dal metodo mafioso. Ancora, Anacleto di Silvio è stato condannato a 7 anni, Silvio di Vitale a 4 anni e mezzo e Alevino di Silvio a 3 anni e mezzo. In totale sono 37 gli anni di reclusione a seguito delle cinque condanne emesse ieri dal Tribunale di Roma verso uno dei clan maggiormente temuti della Capitale. 

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