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Roma, mancano i pediatri, è allarme: quelli ‘anziani’ in pensione senza ricambio generazionale

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morto per intossicazione da botulino

La situazione è preoccupante: Roma rischia di restare senza pediatri. Quelli che sono rimasti sono pochi e anziani, di questi ultimi molti stanno per andare in pensione, quindi bisognerà aspettare i nuovi ingressi, ma sono previsti nel 2025. E nel frattempo?

Evidente che il rischio che il numero dei pediatri non sia sufficienti a seguire tutti i più giovani pazienti romani e la preoccupazione sale.

Pediatri sotto organico: è allarme

Già due settimane fa, Teresa Rongai, segretario provinciale della Federazione italiana medici pediatri di Roma, come riportato da Il Messaggero, in un incontro sui vaccini, aveva evidenziato : “Siamo sotto organico – ha detto – e per questo ci stiamo organizzando in aggregazioni funzionali fra colleghi, per mettere una toppa alla carenza di personale. Seguire mille bambini a pediatra è complicato”.

Il carente numero di pediatri costringe le famiglie a non poter “scegliere”, ma a doversi accontentare di chi è libero, ma anche trovare un medico pediatra libero non è poi una cosa facile, in quanto ognuno può avere un massimo di 800 assistiti.

“Siamo pochi sul territorio – rimarca la Rongai – e ognuno di noi ha tra gli 800 e i mille bambini”. La Fimp evidenzia la grande preoccupazione che la situazione provoca anche in considerazione dell’esodo previsto tra il 2024 e il 2025.

Molti sono prossimi alla pensione, ma non c’è ricambio

L’allarme è dato dai numeri che evidenziano la presenza di 700 pediatri nella Regione Lazio, molti dei quali sono prossimi alla pensione. Ad aggravare la situazione il numero chiuso alla facoltà di Medicina che anche quest’anno ha penalizzato gli aspiranti medici (dei 60mila iscritti solo 15mila sono entrati)e le difficoltà per la specializzazione. Insomma il problema non sembra essere destinato a trovare una soluzione a breve

“Ad aprile – conclude la dottoressa Rongai – sono state individuate 32 zone carenti dopo che sono andati in pensione una trentina di colleghi. Ma il turnover non c’è. Fino al 2025 avremo tutte uscite e poche entrate. Poi, forse, vi sarà una pletora di specialisti tra il 2025 e il 2026”.

Il prossimo anno è previsto che 506 pediatri andranno in pensione e non c’è ricambio. Anche l’autorizzazione della Regione Lazio a far spostare i medici da altre Regioni non è stato risolutivo. Insomma il problema rischia di esplodere in maniera irrimediabile.

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