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Roma, minacce e sputi agli sportelli Tari: a difendere gli operatori le guardie giurate

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Emergenza rifiuti a Roma: il rallentamento nella raccolta è foriero di un pericoloso effetto domino i cui effetti sono tangibili

Roma. Momenti di tensione quelli vissuti dai dipendenti Ama che prestano servizio presso gli uffici deputati alla riscossione della Tari. Quella stessa imposta che i romani pagano per continuare a vedere le strade della loro città in balia dell’immondizia. Ora, i dipendenti presso gli sportelli vengono presi di mira dagli utenti che, arrabbiati, non esitano nell’apostrofarli con epiteti certamente poco gentili oppure, nei casi più gravi, ad aggredirli con spintoni e sputi. 

Roma, rifiuti: Gassmann dalla parte dei netturbini. “Lavorano in condizioni difficilissime”

Le minacce presso gli sportelli della Tari e la denuncia dei sindacati 

I fatti si sono verificati lo scorso 27 giugno presso la sede di via Capo D’Africa, poco prima delle 11 del mattino. In questo frangente, è stata segnalata la presenza di alcune persone che pretendevano di entrare nella sede ma senza appuntamento. Richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, la faccenda si è risolta senza troppe difficoltà. Tuttavia, gli episodi sono poi continuati il giorno dopo. A denunciare l’accaduto, i sindacati di categoria: “Agli uffici Tari, di via Capo d’Africa, siamo oramai al rischio grave per la salute e l’incolumità fisica di tutti gli addetti a qualsiasi livello e occupazione” che poi aggiungono: “Ama ripristini immediatamente un presidio di vigilanza armata garantendo l’incolumità e la sicurezza dei propri dipendenti”. L’azienda ha accolto la richiesta, assicurando dunque la presenza della guardia giurata al fine di difendere gli operatori da altri, eventuali episodi di minacce o aggressioni. 

L’emergenza rifiuti

Com’è noto, la questione dell’emergenza rifiuti a Roma è quanto mai calda e sentita. In merito, si è espresso anche – tra gli altri – l’attore Alessandro Gassmann che non ha mancato di rendere manifesto il proprio sostegno verso la categoria dei netturbini, la quale – come lui stesso ha dichiarato – lavora in “condizioni difficilissime”. Intanto, anche il dibattito sul termovalorizzatore – definito da Gualtieri nel corso di una recente intervista “Il più avanzato e moderno al mondo” – che divide opinione pubblica ma anche il mondo politico continua, a scapito di cittadini ma anche dei turisti che ogni giorno ammirano i cumuli di sacchetti che albergano in strada. 

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