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Roma. Organizza la serenata per la sposa, i vicini: ‘Lascia perde, dà retta!’

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Serenata a Roma - scrive un biglietto di scuse, e i vicini di casa gli consigliano di non sposarsi

Siamo romani e, qualsiasi cosa accada, non perdiamo mai il gusto per la battuta. Il buonumore è nel Dna dei romani, così come l’istinto di replicare sempre con una frase ad effetto. Lo dimostra anche il messaggio apparso nel cartello che un giovane ha affisso sotto il palazzo della sua amata.

L’uomo, a poche ore dal matrimonio, voleva fare una serenata alla sposa (non di certo a sorpresa…). Ma, essendo una persona educata, ha pensato bene di avvisare i vicini di casa, in quel condominio di via Gregorio VII. 

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Il cartello

Ha quindi scritto, su un cartello, “Stasera, 16 giugno, dalle ore 20:45/21:00 si svolgerà una serenata alla sposa della durata di circa 30 minuti. Mi scuso per l’eventuale disturbo. Lo sposo”. Ma ecco, immediata, la risposta di un condomino. “Lascia perde, dà retta!”

Il consiglio non era firmato, ma è stato fotografato da Matteo Previato, che ha inviato lo scatto alla pagina Instagram Roman Talks, che raccoglie tutte le battute e i commenti dei romani. Frasi esilaranti di vita quotidiana che raccontano la città e il modo di vivere dei cittadini, che fanno anche capire come si sopravvive ai mille problemi della Capitale. Con l’ironia, appunto.

Per dovere di cronaca, lo sposo non ha seguito il consiglio: la serenata c’è stata e il matrimonio pure.

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Roman Talks

Ma nella pagina ci sono centinaia di battute. Come quella dell’autista che risponde così a un passante che gli chiede gentilmente dove fosse la stazione Tiburtina. “Guarda se vai sempre dritto ce sbatti ‘a faccia. Nun te poi sbaglià”. Oppure la nonnina che, stanca di dover aspettare l’ascensore, occupato dagli operai incaricati del trasloco del nuovo vicino di casa, dice al ragazzo: “A giovano’, va ‘mpo’ a vedè che stanno a combinà, che me sa che faccio prima a salì in gloria che a casa!”.

Ma anche lo scambio di battute sulla metro A tra nonno e nipote non è male. Il nipote dice al nonno: “Ho pensato che non so’ bono a studià, quindi o torno a giocà a pallone e sfonno, o me metto a fa e rapine”. Il nonno, in tutta sincerità: “Io ti ho visto giocà da piccoletto… iniziate a comprà er passamontagna, che eri veramente ‘na pippa”.

Le battute ci sono anche quando si sta tutti in coda con l’auto. In via dei Due Ponti, tutti in fila dietro a un signore che ha deciso di andare a 30 km/h, un ragazzo apre il finestrino. “Aho, ma che stamo a fa er giro con la safety car?”

Battute… al volo

I romani si distinguono anche fuori dal limitare del Raccordo Anulare. Ecco cosa è successo in aereo, raccontato da Luisa. Al momento del decollo, l’aereo è in moto ma ci mette un po’ per raggiungere la pista giusta. Per un bel po’ prende velocità ma non si alza. Un passeggero dalle retrovie. “Aho’, quanno arrivi ar casello, si te servono ii spicciccetti, tii damo noi!”

battute dei romani

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