Home » News Roma » Roma, si aggira in strada con fare sospetto: 21enne nasconde la cocaina dietro una ringhiera

Roma, si aggira in strada con fare sospetto: 21enne nasconde la cocaina dietro una ringhiera

Pubblicato il
Roma, nascondeva la cocaina dietro una ringhiera grazie all'uso di una calamita. 21enne 'beccato' dai Carabinieri.

Roma. Credeva di passarla liscia, continuando indisturbato a spacciare cocaina ma così non è stato. L’attività non è, infatti, passata inosservata ai carabinieri che nel corso di un controllo di routine hanno ‘beccato’ un 21enne tutto intento a spacciare droga in strada. In particolare, la cocaina era nascosta dietro una ringhiera in ferro grazie all’uso di una calamita. Oltre alle dosi di stupefacente trovato anche del denaro contante, molto probabilmente provento dell’attività illecita. Ad arrestare il 21enne italiano i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Casilina 

Folle inseguimento a Roma: pusher si schiantano contro la volante, a bordo 7mila dosi di droga

Lo spaccio di cocaina e la perquisizione 

I fatti sono avvenuti la scorsa sera durante un controllo di routine da parte dei carabinieri. Siamo in via Ugento quando quando i militari hanno portato a galla un’attività di spaccio in strada. Al termine di un’attività di osservazione, i Carabinieri hanno notato l’indagato aggirarsi con fare sospetto nei pressi di una ringhiera e una grondaia ed hanno deciso intervenire. Una volta bloccato l’uomo, i Carabinieri hanno controllato e perquisito l’area ed hanno rinvenuto due scatole di metallo agganciate dietro la ringhiera in ferro tramite una calamita con all’interno 40 dosi di cocaina. La successiva perquisizione sull’uomo ha permesso ai militari di rinvenire circa 700 euro in contanti, ritenuta il provento di pregressa attività di spaccio.

L’arresto

Ad arrestare il 21enne italiano i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Casilina. Il ragazzi adesso è gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Convalidato l’arresto presso le aule di Piazzale Clodio con contestuale applicazione degli arresti domiciliari. 

Morte di Francesco Vitale, torturato, sequestrato e ucciso per un debito di droga: l’arrestato nega

Impostazioni privacy