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Roma, vetri delle auto spaccati all’Esquilino: l’autore era stato espulso dall’Italia a gennaio

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Auto danneggiata all'Esquilino Roma

Preso il vandalo delle auto all’Esquilino a Roma, malvivente incastrato dai filmati delle telecamere di videosorveglianza e grazie alle testimonianze dei residenti. Ma non è la prima volta che episodi del genere si registrano nel quartiere. 

carabinieri Esquilino
Carabinieri Esquilino (ilcorrieredellacitta.com)

Vetri infranti all’Esquilino, ci risiamo. Si riaccendono i fari sul fenomeno del vandalismo – gratuito e senza alcun tipo di motivazione – in questa zona di Roma, teatro, come mesi fa, di nuovi episodi ai danni delle macchine parcheggiate in strada. Stavolta è successo in Piazza Manfredo Fanti: almeno quattro le vetture colpite dal ‘teppista’ – peraltro già espulso dal territorio nazionale – che però ora è stato rintracciato. Di nuovo.

Auto vandalizzate all’Esquilino: il caso

Il tutto risale a qualche giorno fa (era il 13 febbraio, ndr) quando, a seguito di segnalazioni di danneggiamento di vetri, infranti con l’uso di una bottiglia, ai danni di 4 autovetture parcheggiate in strada, sul posto erano intervenuti i Carabinieri. 

Carabinieri Esquilino
Controlli dei Carabinieri all’Esquilino (ilcorrieredellacitta.com)

I Militari della Stazione di Roma Piazza Dante hanno così iniziato le indagini per cercare di risalire all’identità del teppista. Ebbene, grazie alla visione dei filmati dei sistemi di videosorveglianza della zona e alle  individuazioni fotografiche da parte di alcuni testimoni, è stato possibile riuscire a dare un volto all’indiziato.

Chi è il vandalo

Si tratta di un cittadino di 28 anni del Togo, che è stato rintracciato e portato in caserma. Per lui è scattata la denuncia per il reato di danneggiamento aggravato e violazione dell’ordine di lasciare il territorio nazionale. Ad esito del foto-segnalamento, infatti, il 28enne è risultato anche colpito da un ordine di allontanamento dal territorio nazionale, emesso dal Questore di Roma e notificato il 19 gennaio scorso, a cui però non ha ottemperato entro i 7 giorni dalla notifica. Il che torna a sollevare nuovamente il caso sui problemi burocratici in merito alle espulsioni dall’Italia: a cosa servono i provvedimenti se poi lo Stato non è in grado di farli rispettare?

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