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Sparatoria sulla Prenestina: ‘spedizione punitiva’ per motivi di droga

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Emergono nuovi dettagli sulla violenta rissa, sfociata poi in una sparatoria, avvenuta nel tardo pomeriggio di sabato 26 dicembre in via Prenestina, al confine tra Roma e Monte Compatri. 

La rissa

Un 27enne aveva avuto una violenta colluttazione in strada con altri due uomini, sui 30 anni: i due 30enni si erano recati davanti all’abitazione del 27enne e dopo aver citofonato con la scusa di volergli parlare, lo avevano costretto ad uscire e lo avevano aggredito prima verbalmente, poi fisicamente a calci e pugni. Il 27enne però, che è di corporatura robusta, era riuscito ad avere la meglio, mettendo in fuga i due aggressori.

La sparatoria

Una volta rientrato in casa, una villetta di campagna sulla Prenestina in cui vive insieme alla compagna, il 27enne ha sentito dei colpi di pisola esplosi contro la sua abitazione e, terrorizzato, ha allertato le forze dell’ordine.

«Stanno sparando all’impazzata, sono armati fino ai denti, mi vogliono ammazzare, correte». Così il 27enne ha lanciato l’allarme ai Carabinieri che, immediatamente, si sono recati sul posto con due pattuglie della stazione di Colonna e della compagnia di Frascati. 

L’avvertimento

Secondo una prima ricostruzione effettuata dai Carabinieri, che hanno ascoltato a lungo il 27enne (su cui gravano diversi precedenti penali per spaccio di droga), si tratterebbe di una vendetta da parte dei due 30enni che, dopo la rissa, sarebbero tornati davanti casa del 27enne armati di pistola. I quattro colpi sono stati sparati da una pistola calibro 9 contro la grande cancellata di ferro all’ingresso dell’abitazione, come segno di “avvertimento”. I due 30enni, che probabilmente erano tornati in compagnia di altre persone, hanno sparato e si sono dati immediatamente alla fuga. Dal racconto del 27enne, i Carabinieri sarebbero già riusciti a risalire alla loro identità ed avrebbero le ore contate.

Il movente

Anche se il 27enne ha dichiarato che le motivazioni alla base della rissa prima, e della sparatoria poi, sarebbero di natura “personale”, i Carabinieri ritengono invece molto più plausibile il movente legato alla droga. 
Il sospetto degli inquirenti è che alla base di tutto ci siano state partite di droga o dosi non pagate, oppure mai consegnate e sparite. Al momento le indagini sono ancora in corso.

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