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Talpa nel tribunale di Roma: Camilla Marianera chiede i domiciliari

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Camilla Marianera

La praticante avvocato, la 29enne Camilla Marianera chiede una rivalutazione del suo caso e, nella fattispecie, di scontare la propria condanna agli arresti domiciliari. Di uscire, dunque, dalla cella che condivide con altre detenute del carcere di Rebibbia. Ricordiamo che l’ex collaboratrice dell’assessora capitolina Monica Lucarelli è stata arrestata in quanto accusata di aver rivelato notizie acquisite corrompendo un funzionario che potrebbe ancora essere in servizio all’ufficio intercettazioni del tribunale. 

Talpa al Tribunale di Roma, si analizza il telefono di Camilla Marianera e il suo compagno

La corruzione in Procura e il modus operandi di Camilla Marianera 

All’interno della Procura, la donna era ben organizzata: prima acquisiva le informazioni, poi ‘avvertiva’ i destinatari dei provvedimenti chiedendo loro in cambio un compenso 300 euro. Il tutto avveniva con l’aiuto del proprio compagno Jacopo De Vivo, anch’egli arrestato. La donna rivelava atti delle inchieste della Procura al miglior offerente, Casamonica inclusi, ed oggi ha bussato alla porta del Riesame per chiedere gli arresti domiciliari alla luce di una rivalutazione del suo caso. 

L’arresto

Poche settimane fa, i carabinieri del nucleo investigativo l’hanno arrestata accusandola di aver rivelato notizie acquisite attraverso la corruzione di una talpa, tutt’ora anonima, che potrebbe ancora prestare servizio all’ufficio interpretazioni del Tribunale romano. A chiedere la rivalutazione del caso e la possibilità degli arresti domiciliari è solamente Camilla Marianera, ne resta fuori il compagno Jacopo De Vivo che nel loro giro di affari aveva il compito di procacciare la clientela. Avanzata la richiesta, adesso la decisione spetta ai giudici. Saranno infatti loro che dovranno decidere se concedere o meno alla 29enne gli arresti domiciliari. 

Il praticantato

Ricordiamo infine che la ragazza, figlia di un pregiudicato, era riuscita a entrare da praticante avvocato in un prestigioso studio legale e ad essere inserita nella squadra dell’assessora alla Sicurezza, Monica Lucarelli. L’inchiesta vede coinvolti non solo la 29enne e il suo fidanzato e rivela una falla all’interno della Procura stessa, nonché la presenza di un ‘mondo oscuro’ che potrebbe mettere a rischio le preziose ed importanti indagini che quest’ufficio porta avanti per combattere la criminalità. 

 

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