Home » News Roma » Vespa orientalis, boom di nidi a Roma: è allarme

Vespa orientalis, boom di nidi a Roma: è allarme

Pubblicato il
Bloccato sul nascere un nido di vespa orientalis che era in rapida espansione. A lanciare l'allarme un giovane papà

Roma. Le ha viste entrare da sotto alla serranda ed ha pensato bene di segnalarne tempestivamente la presenza. Al centro della vicenda alcune vespe orientalis rinvenute all’interno di un’abitazione nel quartiere Appio Tuscolano. In procinto di rapida espansione, il nido è stato rimosso sul nascere. 

Operaio punto da un calabrone killer a Roma: perde i sensi e finisce in ospedale

Andrea Lunerti a lavoro per la messa in sicurezza di un nido di vespa orientalis
Andrea Lunerti a lavoro per la messa in sicurezza di un nido di vespa orientalis

Il nido di vespa orientalis all’Appio Tuscolano 

A lanciare l’allarme un uomo, giovane papà di due bambine di un anno e mezzo e quattro anni. “Le ho viste entrare sotto la serranda”, racconta l’uomo che non ha esitato ad affidarsi all’aiuto di un esperto per rimuovere in piena sicurezza – per la sua famiglia e anche per gli stessi insetti – il nido. Per quel che riguarda quest’ultimo, come rende noto l’esperto zoologo Andrea Lunerti, intervenuto nelle operazioni di messa in sicurezza,  i nidi di vespa orientalis a Roma “crescono in tempi record”, tuttavia, “il lavoro di informazione svolto sta dando i suoi frutti”. Una vicenda conclusasi nel migliore dei modo e che rappresenta uno dei tanti “ritrovamenti” effettuati nel corso di queste settimane nella Capitale ma anche in provincia. 

L’operaio punto dal calabrone killer 

Solo ieri, infatti, un operaio di 60 anni è dovuto ricorrere alle cure ospedaliere a seguito della puntura, sull’orecchio, di un calabrone killer. Condotto al campus biomedico in codice rosso, aveva perso i sensi ma, fortunatamente, i medici sono riusciti a farlo riprendere. A seguito dei fatti, l’uomo è rimasto ricoverato presso il nosocomio.

I numerosi nidi di api 

Ma non solo. Infatti, in queste settimane sono state diverse le segnalazioni effettuate dai cittadini per via della cospicua presenza di nidi di api all’interno delle abitazioni. I luoghi “preferiti” dagli insetti sono risultati essere le cavità delle pareti, in quanto caldi e sicuri per poter sviluppare l’alveare, con tutta sorpresa dei proprietari. L’ingente numero di nidi – ritrovamenti, ad esempio, a Ladispoli e Santa Marinella –  è da imputarsi anche al maltempo che nel mese di giugno ha funestato il territorio, “obbligando” gli insetti a trovare un luogo protetto. 

 

 
Impostazioni privacy