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VI Municipio, Franco: ‘Se sulla mia laurea non rispondo non è prevista fucilazione’

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VI Municipio

 “I cittadini meritano la verità”, scriveva il Movimento Cinque Stelle del VI ormai quasi tre mesi fa, contestualmente all’interrogazione urgente protocollata al fine di ricevere delucidazioni sull’ormai nota querelle sulla laurea del Presidente Nicola Franco.

La risposta non è mai arrivata ma, durante il consiglio municipale di giovedì scorso presso le Torri, il minisindaco era presente, così come tutti gli assessori e la titolare della Controllo e Garanzia Laura Arnetoli che non si è fatta sfuggire l’occasione di reiterare la richiesta: “Signor Presidente, vorremmo capire a che punto è la nostra interrogazione urgente proposta quasi tre mesi fa, grazie”, ha detto la pentastellata durante il suo intervento. Questa la risposta di Franco, visibilmente infastidito: “Lei fa un’interrogazione con la quale vuole sapere da me se è vero quello che scrive un articolo di un giornale che io ho denunciato. Allora forse lei già ce l’ha, questa risposta”. Così quindi Nicola Franco, che, andando ad interpretazione, probabilmente ha di nuovo voluto sostenere che questa laurea in ingegneria dichiarata nel cv depositato presso Roma Capitale sia stata veramente conseguita. Ed è per questo che avrebbe sporto querela nei confronti di chi scrive e di questo giornale. Salvo poi specificare: “Io a tempo debito le risponderò”.

DOV’È LA RIPOSTA SCRITTA?

Già, perché il Presidente sa benissimo che carta canta, e in ordine a questo tipo di richieste è necessario produrre opportunamente una risposta scritta. Dopodiché, fedele al suo stile, si è prodigato in altre osservazioni e consigli nei confronti di Arnetoli: “Lei non ha ancora capito il suo ruolo, se pensa che io debba rispondere ad interrogazioni sugli articoli che escono sui giornali”. Ancora: “Lei detta le sue iniziative in base agli articoli di questo giornale, che cosa vuole che risponda? A tempo debito avrà una risposta, visti i miei impegni, perché non è prevista né impiccagione né fucilazione se non rispondo entro certi termini”. Insomma, il minisindaco evidentemente necessita di oltre tre mesi per trovare questo diploma di laurea ed esibirlo ai cittadini, e noi ci vogliamo credere. Spesso gli archivi domestici sono in disordine, e non per tutti il giorno della laurea rappresenta una tappa memorabile tale da incorniciare il frutto di anni di studio. Forse per alcuni si tratta di un giorno come un altro. Noi non discutiamo questo, anche se certamente utilizziamo una punta di sarcasmo per fare queste affermazioni.

LA LAUREA NASCOSTA

Voglio vedervi impazzire, ho la laurea ma non dico dove l’ho presa”, diceva Franco a novembre scorso nascondendo i dati del documento esibito. Ma non ci dimentichiamo di un post su Facebook del 12 novembre scorso nel quale Franco ha voluto far credere alla cittadinanza, esibendo altro titolo, che questa laurea esistesse: “Voglio vedervi impazzire durante questa caccia al tesoro”, ci apostrofava beffardo oscurando gli estremi identificativi del documento, probabilmente al fine di non essere nuovamente smascherato. E nemmeno ci dimentichiamo di quando, intervistato da Andrea Bozzi nella sua trasmissione ‘Roma di Sera’ ha ribadito: “Ho la laurea, ma non dico dove l’ho presa.

LA TRIPLA DENUNCIA

Dopo averci denunciato ben due volte il presidente ha concordato e svolto un’intervista con noi. Ma l’articolo sulla laurea è successivo. Però vogliamo chiarire alcuni punti, nel merito delle affermazioni fatte in consiglio dal Presidente in ordine alla “denuncia nei confronti del giornale” a cui ha fatto riferimento.

Ora ve lo possiamo raccontare: il signor Nicola Franco ha sporto ben tre denunce nei confronti dello scrivente e de Il Corriere della Città, non a causa della querelle sulla sua laurea inesistente, ma per articoli precedenti pubblicati da questo giornale a luglio 2022 che trattavano una inchiesta sull’Estate Romana. Non è stato denunciato l’articolo sul titolo di studio pubblicato, sempre a firma di chi scrive, su TPI e quindi in altra testata giornalistica (così al momento risulta, ndr). Lo dimostra anche il fatto che le denunce a cui farebbe riferimento Franco sono del 13 e del 15 ottobre 2022, ben tre settimane prima che parlassimo della criticità sul diploma di laurea. Ci sbilanciamo su un altro punto: perché mai, un cittadino che si ritiene diffamato a luglio 2022, si recherebbe presso l’autorità giudiziaria più di tre mesi dopo? E soprattutto. Come mai dopo le denunce depositate il 13 e il 15 ottobre scorso, il signor Presidente ha concordato pacificamente una intervista con lo scrivente che si è svolta regolarmente presso il suo ufficio il 5 novembre successivo, quasi tre settimane dopo?

APPREZZAMENTI E CRITICHE FEROCI

Gli apprezzamenti riservati a noi da parte del minisindaco dopo un’intervista concordata successivamente alle sue querele

Vi diciamo dell’altro, cose che non abbiamo mai voluto rivelare per non infierire. Dopo l’intervista di cui sopra, Franco privatamente si è lasciato andare in manifestazioni di affettuoso apprezzamento per il lavoro svolto da noi: “Iniziamo una nuova era. I rapporti migliori che ho oggi li intrattengo con persone con cui prima mi sono scontrato ferocemente e tu hai grandi possibilità”. Questo diceva a noi in privato riportato nella sostanza e, ribadiamo, dopo averci querelato ben due volte. Ancora: il nostro giornale, apostrofato a più riprese da questo signore come: “Corriere di Paperino che produce inchieste spazzatura e che non fa giornalismo” è ancora presente nella mailing list dell’amministrazione. Ciò vuol dire che il minisindaco e il suo staff ci inviano regolarmente i loro comunicati stampa nella speranza che vengano pubblicati, ed è anche capitato che nella stessa pagina istituzionale venissero condivisi i nostri articoli. Insomma, una situazione estremamente contraddittoria che ci lascia basiti.

LA NOSTRA DENUNCIA

Abbiamo depositato, presso la Procura della Repubblica di Roma, regolare denuncia per falso ideologico nei confronti del presidente, a tutela dei cittadini.

Riteniamo anche di dover far sapere ai cittadini e allo stesso Presidente che le sue denunce non ci spaventano, le affronteremo come affrontiamo il nostro lavoro e cioè con la precisione determinata dallo spirito d’inchiesta. Anzi, è stata sporta da noi una querela presso la Procura della Repubblica per falso ideologico a tutela di tutti i cittadini del VI Municipio, a seguito del presunto falso presente nel suo curriculum. E a breve apprenderemo se si è incardinato un procedimento penale. Ne daremo conto.

LE INGIURIE NEI NOSTRI CONFRONTI: ‘TROVATI UN CENTRO SOCIALE CON FESTIVAL DELLA CANNABIS ANNESSO’

 Per quanto concerne la caratura morale del signor Presidente, vi mostriamo alcune delle frasi con cui ci ha apostrofato pubblicamente attraverso i social a partire dal luglio 2022 a seguito delle nostre inchieste. “Non pagherai mai perché hai l’avvocato d’ufficio”. “Sei un calunniatore seriale”. “Trovati un centro sociale con festival della cannabis annesso”. “Prendono la residenza fittizia per sfuggire alla giustizia”. “Voglio divertirmi a guardarvi mentre impazzirete nella caccia al tesoro”. “Giornalaio e gazzettiere”. Sono tutte affermazioni scritte sui suoi profili social. “La storia della laurea nasce perché il giornalista ha delle rivalse su di me, cambia mestiere!”. Queste invece sono affermazioni fatte durante la trasmissione del collega Andrea Bozzi su ‘Roma di Sera. Ancora: “È uno stalking nei miei confronti, cerca visibilità, fortuna che qua avete anche studi medici”, su ‘Bar Lelli’, NLS Radio il 15 dicembre scorso.

Questo il trattamento a noi riservato. Per il resto rimaniamo sul pezzo: noi non dettiamo la linea politica a nessun partito politico, lo diciamo nella speranza che lo comprenda anche il Presidente, dato che parla di ruoli. Il nostro ruolo è quello di informare, cercare sempre la verità. E non ce ne voglia il signor Presidente se continueremo ad agire così.

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