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Violenza politica a Roma, gli anarchici minacciano il presidente di Generazione Popolare

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Violenza politica a Roma, gli anarchici minacciano il presidente di Generazione Popolare. Siamo tornati agli Anni di Piombo, dove per fare militanza politica, a Destra o a Sinistra, si rischiava la vita venendo sparati? Ancora no, ma il caso di Alfredo Cospito sta alimentando un fuoco non certo buono sulle dinamiche della politica romana. L’altra sera infatti sono state trovate frasi intimidatorie sotto la casa del presidente di Generazione Popolare, gruppo legato alla Destra giovanile.

Violenza politica a Roma, minacce e atti vandalici verso Generazione Popolare

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Sono comparse sotto la casa di Alessandro Di Martino, giovane dirigente politico attivo a Roma e attuale presidente di Generazione Popolare. Il gesto, rivendicato dalle frange anarchiche della Capitale, si è così composto. Davanti al portone della sua palazzina, è comparsa la frase “Fascio okkio”. Poi, sul citofono condominiale, il cognome di Di Martino e stato cancellato con della vernice rosso sangue. Non è mancata la rivendicazione del gesto, dove sul muro condominiale è comparsa la scritta “Antifà” e con il simbolo degli anarchici. 

Come il ragazzo, 23enne, ha dichiarato a RomaToday, oggi vive una situazione di grande timore: “Ieri mattina (13 marzo 2023) sono uscito di casa verso le 8:00 e ho trovato queste minacce sotto il portone. Le hanno fatto dopo le 23:30. Quando mia madre è infatti rientrata in casa non le aveva viste. Sono preoccupato per i miei familiari. Un attacco al movimento di cui sono presidente ma anche un attacco personale. Un episodio pericoloso, inquietante”.

Anche il movimento di Generazione Popolare ha voluto denunciare l’episodio, poi condiviso sui social anche dal gruppo di Gioventù Nazionale Roma (il gruppo giovanile romano di Fratelli d’Italia): “In un mondo che è sempre più individualista, popolato da persone concentrate esclusivamente sulla soddisfazione dei propri bisogni, abbiamo sempre creduto che la Politica fosse il gesto d’amore più grande che una persona potesse fare. Tuttavia, negli ultimi tempi, è successo più volte che qualcuno abbia provato invano ad impedirci di fare politica, o con volantinaggi terminati con la compagnia di cinquantenni antifascisti armati di caschi, oppure con imbrattamenti della nostra sezione. Mai, dopo la fine degli anni di piombo, si è respirato un clima politico così teso, concretizzatosi in una nuova minaccia subita. Questa notte, sotto casa del nostro Presidente, sono comparse delle scritte minatorie, firmate dalla scritta antifa e dal simbolo degli anarchici. Un vigliacco tentativo di intimidazione, che questa volta ha colpito non una sede politica, ma un’abitazione privata. Nella stessa notte la sede del Partito Democratico di Piazza Bologna è stata attaccata con quella che sembra essere una bomba-carta e vandalizzata con scritte per la liberazione di Alfredo Cospito. Stiamo tornando di nuovo in un clima di odio e violenza che non pensavamo potesse tornare. Oggi, come ieri, non ci faremo intimidire da chi agisce solo con il favore della notte, compiendo atti vigliacchi che hanno la sola conseguenza di farci sapere che stiamo andando verso la giusta direzione. La nostra risposta sarà sempre l’amore per la politica che continueremo a portare in tutte le sedi possibili, dalle scuole alle università, passando per le strade e le istituzioni”. 

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