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Gavazzi: “Creare un hub vaccinale al Palasport è uno schiaffo a tutti gli sportivi di Tivoli”

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Palasport Tivoli

Oggi è stato inaugurato il nuovo centro vaccinale a Tivoli. La notizia sarebbe positiva, se l’hub non fosse stato installato in quello che sarebbe dovuto essere il luogo deputato a sport come basket, pallavolo, pattinaggio e hockey. All’annuncio, infatti, sono state molte più le critiche rispetto alle reazioni entusiastiche.

Ecco le parole di Martina Gavazzi, allenatrice di hockey in line di Tivoli che da alcuni anni, a causa di mancanza di strutture adeguate nel suo Comune, esercita la professione a Civitavecchia. “In questi anni – spiega – sono rimasta in contatto con l’amministrazione comunale di Tivoli per ripartire con l’attività presso il Palasport non appena ultimati i lavori, che a detta del Sindaco e la sua maggioranza sarebbero durati pochi mesi. Sono passati anni, la mia attività professionale continua con successo al di fuori di Tivoli, sono allenatrice della nazionale femminile di hockey in line junior, ma ancora non riesco ad allenare a Tivoli. La recente notizia di creare un hub vaccinale al PalaSport è stata presa con sgomento da me e tutti gli appassionati dello sport”. 

“L’hub nel Palasport? Uno schiaffo in faccia a tutti gli sportivi”

“La recente notizia della creazione di un hub vaccinale al Palasport Paolo Tosto di Tivoli è uno schiaffo in faccia a tutti gli sportivi di Tivoli – prosegue l’allenatrice – Dopo anni di false promesse, aspettative, lavori che dovevano durare mesi e non sono ancora finiti dopo anni, si registra questo ennesimo capitolo di una storia che ormai è diventata a tutti gli effetti una farsa. Ben venga la campagna vaccinale e ben vengano nuovi hub, ma ciò non deve significare sacrificare lo sport sull’altare della vaccinazione. Ci sono tanti posti a Tivoli in cui collocare questo hub o altri ancora dove crearne uno, come si fa in altre città dove si allestiscono strutture provvisorie o si utilizzano beni demaniali attualmente fermi. Ma non ci sono altri posti per fare sport.
La storia del Palasport Paolo Tosto è un eterno controsenso: ci si girano film, si fa la campagna vaccinale, ci si fa qualunque cosa tranne che sport. Il mondo del pattinaggio, dell’hockey, della pallavolo e tanti altri ancora sono anni che aspettano l’apertura di questo impianto sportivo con ansia, vista la drammatica carenza di strutture sportive a Tivoli. Ed invece l’amministrazione conferma con i fatti ciò che era già chiaro a chi segue queste tematiche da vicino: nell’agenda politica del Sindaco e dell’attuale maggioranza lo sport è l’ultimo dei pensieri. Poco importa se i nostri campioni sono costretti a fare i pendolari per lo sport; poco importa se lo sport è uno dei principali veicoli di salute ed educazione per i nostri ragazzi; poco importa se erano stati avviati colloqui con federazioni e società sportive pronte a sobbarcarsi gli onori e gli oneri della gestione del palazzetto”. 
“La scelta di togliere lo sport dal Palasport – conclude – è inaccettabile per tutti coloro che lavorano, praticano, sognano e vivono con lo sport e per lo sport. Voglio esprimere la mia più totale indignazione per questa scelta dell’amministrazione comunale, nella speranza, probabilmente vana, di un veloce passo indietro da parte di ASL e Comune. La campagna vaccinale non si può fare sacrificando lo sport. Non si calpestino i diritti di quanti sognano, o sognavano, di poter finalmente giocare con indosso la maglia della propria città, nella propria città”.

Le parole del Presidente Zingaretti

“La battaglia contro il Covid non è ancora vinta, dobbiamo correre per tornare alla normalità al più presto. Oggi, proprio per questo, abbiamo inaugurato il nuovo hub vaccinale a Tivoli, all’interno del palasport Paolo Tosto.
In questa struttura potranno essere eseguite fino a 2mila somministrazioni al giorno, grazie all’impegno degli operatori sanitari e ai tanti volontari che con passione stanno contribuendo a questa sfida complessa. Il vaccino salva la vita, il virus può causare la morte, questo deve essere chiaro a tutti, no vax e negazionisti compresi. Noi siamo dalla parte della scienza, ora e sempre”.

Queste le parole del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, ma il suo messaggio, postato su Facebook, è stato seguito da numerosi commenti negativi da parte di chi ha criticato la scelta della location. “Sarebbe stato meglio non bloccare un impianto sportivo, come accade anche a Palestrina; non si capisce perché lo sport, soprattutto quello giovanile, debba pagare lo scotto della pandemia, eravate senza caserme?”, scrive un cittadino. “Sottrarre spazi sportivi ai giovani è una gravissima mancanza di lungimiranza. Sport è salute, aggregazione, educazione. Togliere lo sport è disinvestire sul futuro. Questa è una scelta profondamente sbagliata e che fa capire quanto poco conti lo sport nella Regione di Zingaretti. Al palasport si faccia sport. Gli hub si facciano altrove”, rincara un altro.

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