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Tragedia nel carcere di Velletri, detenuto muore nel sonno: era un 56enne di Nettuno

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Tragedia nel carcere di Velletri, dove un detenuto di 56 anni è deceduto questa notte durante il sonno. L’uomo, residente a Nettuno, era andato a dormire tranquillamente quando, durante la notte, il suo compagno di cella si è accorto che il 56enne aveva assunto nel letto una posizione strana. Avvicinatosi all’uomo, ha quindi provato a svegliarlo e a chiamarlo senza avere risposta. Subito il detenuto ha allertato l’agente responsabile di turno che a sua volta ha allertato i soccorsi.

Purtroppo all’arrivo dell’ambulanza, i sanitari del 118 non hanno potuto far altro che accertare la morte del 56enne. La causa del decesso sembrerebbe un arresto cardiaco riconducibile ad un infarto. 

Le dichiarazioni del SIPPE

A divulgare la notizia sono stati questa mattina Carmine Olanda e Ciro Borrelli, entrambi sindacalisti del SIPPE (Sindacato Polizia Penitenziaria). Il SIPPE da anni denuncia le gravi condizioni di lavoro degli operatori penitenziari.

Sembrerebbe che il detenuto deceduto assumesse una terapia importante per problemi cardiovascolari, e da circa un mese si trovava ristretto nel penitenziario di Velletri in attesa di giudizio senza avere mai dato fastidio a nessuno”. Dichiara Ciro Borrelli.  

“Come Sindacato questi episodi devono fare riflettere attentamente tutte le Autorità che gestiscono il penitenziario di Velletri – commenta Carmine Olanda, dirigente nazionale del Sippe – perché abbiamo più volte denunciato e sollecitato l’ASL RM6 di Albano Laziale la necessità di avere l’assistenza sanitaria h24 o almeno fino alle ore 20 presso il nuovo padiglione “Reparto D”. Ma a tutt’ oggi i responsabili della ASL RM6 di Albano Laziale del Penitenziario di Velletri continuano ad ignorare l’importanza del servizio. Attualmente i ristretti del nuovo padiglione “Reparto D” fanno capo ad un’unica infermeria centrale situata in un altro padiglione adiacente. A nostro parere la distanza tra i due padiglioni potrebbe essere fatale per i soccorsi in caso di emergenza”.

“Auspichiamo – Conclude Olanda – che il Garante dei diritti delle persone detenute, che pochi giorni fa è venuto per verificare lo stato delle condizioni detentive in cui si trovano a vivere i detenuti nel Penitenziario di Velletri e tutte le altre Autorità a cui abbiamo denunciato il disservizio, trovino al più presto una soluzione alla problematica esposta. Non possiamo più accettare che i problemi e la disorganizzazione della ASL RM6 ricadano sugli Agenti Penitenziari e di conseguenza sulla salute dei detenuti”. 

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