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‘ A Fiumicino assenza di controlli e sicurezza’: il volo di ritorno da Madrid, la testimonianza di una ragazza

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Sono ancora tanti gli italiani che si trovano all’estero perché partiti molto prima che scoppiasse la pandemia da Coronavirus, quando i casi sembravano interessare solo la Cina o il Nord dell’Italia. Nessuno avrebbe potuto immaginare che in pochissimo tempo ci sarebbe stata una diffusione così capillare del virus e che avrebbe colpito tanti altri Paesi, senza fare distinzione alcuna. 

Ora, si sta cercando di far rientrare gli italiani in Patria: ma com’è la situazione negli aeroporti? Ci saranno maggiori controlli? La fuga dal Nord sui treni per raggiungere il Sud d’Italia sarà servita da lezione?

Abbiamo raccolto la testimonianza di una giovane ragazza che è partita da Siviglia il 28 marzo per atterrare in Italia nella serata di oggi. Anche la Spagna, così come l’Italia, sta combattendo contro questo nemico invisibile e sta vivendo un incubo uguale al nostro. Strade vuote, file fuori ai supermercati, medici stremati, purtroppo tante vittime, ma anche flashmob organizzati sui balconi di casa per sentirsi più vicini. Proprio come noi. Eppure sembra che la gestione dei passeggeri in transito negli scali aerei sia ben diversa da quella italiana, almeno stando al racconto che ci è pervenuto. 

Sono partita sabato 28 marzo da Siviglia. Nella metropolitana e nell’autobus che ho preso per raggiungere la stazione dei treni c’erano pochissime persone, con mascherine, e a distanza tra loro. Dalla stazione dei treni ho raggiunto Madrid. Stamattina, 29 marzo, mi sono recata all’aeroporto di Madrid: qui mi è stata consegnata un’autocertificazione da compilare e rilasciare prima della partenza. In tutte le file è stata rispettata la distanza di sicurezza. Al gate è stata misurata a tutte le persone la febbre, e ci hanno fatti mettere in fila in modo da non essere mai meno distanti di un metro tra noi. Inoltre, in aeroporto ci hanno consegnato una seconda autocertificazione vuota, da compilare e rilasciare a Roma’ – Questa è la situazione che ha vissuto la ragazza all’aeroporto di Madrid: controlli, autocertificazioni, distanze da rispettare e misurazione della febbre. 

Ma veniamo a quello che, invece, ha vissuto sul volo Alitalia (voli che, ricordiamo, sono predisposti per il rimpatrio degli italiani all’estero): ‘Purtroppo, sul volo Alitalia di rimpatrio c’era una situazione ben diversa. Sono stati occupati tutti i sedili, eravamo seduti l’uno accanto all’altro, e a seguito dell’atterraggio tutti si sono alzati frettolosamente per prendere le proprie cose dalle cappelliere, rispettando ancora meno la distanza imposta’. 

Ma cosa sarà successo una volta atterrati a Fiumicino?Nell’aeroporto di Roma Fiumicino non ci è stata misurata la febbre, non è stata richiesta l’autocertificazione, ed in alcuni momenti non è stata nemmeno rispettata la distanza di sicurezza alle code che precedono la salita sull’aereo, sebbene ci fosse costantemente l’annuncio che raccomandava di seguire le misure di sicurezza’.  ‘Forse – prosegue nel racconto – non mi è stata misurata la febbre perché io dovevo prendere un altro aereo da Fiumicino per Napoli’. Un altro volo Alitalia, un’altra situazione analoga alla precedente: ‘Sul volo nuovamente tutti seduti l’uno accanto all’altro’. E una volta arrivata a Napoli, ci saranno stati i controlli? ‘Nell’aeroporto di Napoli stessa assenza di controlli e di sicurezza’

Eppure proprio oggi con una nota sulla pagina ufficiale del Ministero della Salute si faceva riferimento a misure più stringenti per chi rientra in Italia: tra queste l‘obbligo di 14 giorni di sorveglianza sanitaria e l’isolamento presso l’abitazione indicata al momento dell’imbarco, oltre che l’imbarco vietato a persone con temperatura a partire da 37,5 gradi

Ecco, a Madrid le è stata misurata la febbre e non avendola è potuta partire. Una volta arrivata a Fiumicino, non è stata sottoposta a nessun controllo ‘particolare’, ha preso addirittura un altro aereo e si imbarcata una seconda volta senza che le venisse misurata la temperatura e senza che le venisse richiesta l’autocertificazione. 

Aeroporto di Madrid

 

 

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