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Adriano Panzironi a ‘Non è L’Arena’: il metodo Life 120 ancora sotto accusa

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Un fatturato da 20 milioni di euro l’anno. Decine di società di tutti i tipi, persino un cinema 5 D. Ma anche due tipografie, una società agricola, una casa editrice, società per servizi alla stampa, servizi di energie rinnovabili. La sede della Life 120 è in via SS. Apostoli, in pieno centro a Roma. Il capitale sociale, però, è di appena 10 mila euro. Roberto Panzironi detiene l’1% delle quote, così come il fratello Adriano, mentre Holding Italiana Srl detiene il 98%. La proprietà di quest’ultima è Servizio Italia S.P.A., i cui amministratori sono sempre Adriano e Roberto Panzironi.

Adriano Panzironi ieri sera era ospite di Massimo Giletti nella trasmissione “Non è L’Arena”, pur sapendo che sarebbe stato attaccato da medici (i dottori Mario Falconi e Sara Farnetti e la psicoterapeuta Stefania Andreoli) e dalla giornalista Selvaggia Lucarelli. A breve contro di lui si aprirà un processo per abuso della professione medica.

Due giornaliste hanno fatto delle telefonate finte ai call center di Panzironi, inventando una la patologia del diabete e l’altra dell’autismo (per la sorella). In entrambi i casi le centraliniste hanno fornito una sorta di diagnosi, dando dei consigli alimentari da seguire attraverso l’eliminazione dei carboidrati e l’aggiunta di integratori. 

Contro Panzironi prima la dottoressa Sara Farnetti. La discussione inizia con un battibecco. “Io sono un medico, Panzironi credo sia un ragioniere”. “Sono un giornalista”, ribatte Adriano Panzironi. “Allora, se è un giornalista, si metta a scrivere articoli, non a fare diete, che non è il suo mestiere”. “Noi abbiamo dei nutrizionisti che lavorano per la nostra azienda”, replica Panzironi. “E fate fare le diagnosi al telefono dalle centraliniste? Io, se un paziente mi dice che ha il diabete, gli rispondo di venire in studio per fare degli esami diagnostici, non gli fornisco una cura alimentare al telefono. Voi al telefono, come dimostrato dalle nostre chiamate “civetta”, fate delle diagnosi al telefono che possono fare male al paziente”.

“Perché non si mette a fare il cuoco? – ha continuato la dottoressa Farnetti – Lei, vedendo le composizioni dei suoi integratori, sta praticamente vendendo gli ingredienti di una minestra, può quindi mettersi a cucinare, invece di spacciarsi per un esperto di medicina, perché non lo è. Scriva un libro di ricette!”.

Il dottor Mario Falconi ha rincarato la dose: ‘Purtroppo c’è una parte della popolazione fragile, disperata e povera che crede a queste fandonie. Ci sono ci estremi per delle denunce d’ufficio per quello che è stato detto durante le telefonate”. 

1200 euro l’anno (spesa media secondo quanto calcolato con i costi degli integratori consigliati insieme alle diete Life 120) per acquistare le pillole che vende Panzironi, integratori che, secondo i medici in studio, sono “integratori buoni per fare la minestra”. 

Selvaggia Lucarelli su Adriano Panzironi: “Lui è bravo a comunicare: si difende bene, ha un buon linguaggio, ha un aplomp invidiabile. Il punto è che lei ha intercettato quelle che sono le più grandi paure di tutti, di invecchiare, di morire, di ingrassare, e ha costruito un business. Lui è un imprenditore, di certo non un esperto di nutrizione. E’ una Wanna Marchi più furba che gioca sul filo della legalità”.

“Questa proprio non l’accetto”, ha replicato Panzironi, “Accostare il mio nome a Wanna Marchi proprio no”.

Panzironi ha provato a replicare a tutte le accuse, sia quelle riguardanti i suoi prodotti che a quelle riguardanti la Paninvest, la holding di famiglia poi fallita, ma soprattutto sul sistema messo in atto con Life 120, che ha portato, appunto, a un fatturato di 20 milioni l’anno.

“Ci sono 700 mila persone che seguono questo metodo e hanno trovato benefici”, sostiene, “Inoltre io dò lavoro a 100 persone: questa è una cosa importante, non può essere sottovalutata. Ho già presentato 100 denunce contro quelli che mi denigrano, a partire dal programma televisivo Le Iene. Se i giornalisti raccontano cose non vere sono costretto a denunciare”, ha aggiunto.

 

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