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Aggressione fascista per la maglietta del Cinema America: D’Amato visita il ragazzo ferito

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Caso Cinema America, l’Assessore D’Amato visita il ragazzo rimasto ferito lo scorso weekend. «Sono stato in visita da David, uno dei ragazzi aggrediti due notti fa a Trastevere la cui unica colpa era quella di indossare una maglietta del Cinema America. L’ho trovato su di morale e molto determinato. Convinto che quanto accaduto non debba mai più ripetersi. L’ho lasciato in compagnia dei suoi amici promettendogli che metteremo anche noi la maglietta del Cinema America che è la sua grande passione».

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Lo ha dichiarato l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato che si è recato nel pomeriggio in visita per verificare le sue condizioni da David Habib uno dei ragazzi aggrediti due notti fa a Trastevere perché indossavano una maglietta del Cinema America. Il ragazzo è stato operato al setto nasale presso l’ospedale del Fatebenefratelli – Isola Tiberina di Roma.

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La notte tra sabato e domenica, verso le 4 del mattino, quattro ragazzi ventenni sono stati aggrediti da una decina di individui di circa trent’anni all’urlo di “Hai la maglietta del Cinema America, sei antifascista, levati subito sta maglietta, te ne devi andare via da qua!”».

Bottigliate, pugni, insulti e testate con minacce affinché uno dei ragazzi levasse la maglietta. A denunciare il tutto David Habib ricoverato d’urgenza al Fatebenefratelli, che indossava la maglietta bordeaux ora piena di sangue per via di una tumefazione e trauma con fattura scomposta alla piramide nasale. Ad un altro degli aggrediti, inoltre, tre punti sul sopracciglio destro, anche lui medicato in ospedale nella notte.

«Eravamo a San Francesco a Ripa, all’inizio erano in due, hanno iniziato a insultarci – racconta David – e in pochi minuti da 2 sono diventati 4 e dopo una decina, non siamo riusciti a scappare né a difenderci, non ci hanno lasciato liberi nemmeno di andare via. È stato un assalto pieno di violenza, che non riusciamo a comprendere, noi non abbiamo nemmeno risposto alle loro provocazioni. Io non ho acconsentito a togliere la maglietta e la conseguenza è stata una testata sul naso, che domani (oggi, ndr) devo operare d’urgenza. È evidente che avessero già deciso di aggredirci. Abbiamo avuto la sensazione che ci avessero seguito da Trilussa fino a piazza San Calisto».

«Trastevere è un punto di riferimento e luogo di aggregazione per tutti, dove molti ragazzi persino più giovani di noi passano le loro serate, anche in occasione delle proiezioni del Cinema America. Non smetteremo di frequentare i territori di questa città liberamente e di rivendicare le nostre idee, come non smetteremo di partecipare alle proiezioni a San Cosimato e di indossare la maglietta del Cinema America».

«Noi ragazzi del Cinema America denunciamo questo atto gravissimo in una città e paese allo sbando dove la violenza non viene più condannata, ma anzi difesa e sdoganata da chi ci governa come strumento di giustizia. Ci costituiremo parte civile e sosterremo le spese legali. Non smetteremo mai di indossare le nostre magliette e lanciamo un appello a affinché si indossi tutti insieme una maglia bordeaux. Un abbraccio a David e a tutti gli altri ragazzi aggrediti». (

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