Le caldaie sono gli impianti di riscaldamento più comuni in Italia, ma che provocano tantissime problematiche a livello di inquinamento atmosferico. Questo capita perché si ha a che fare con un danno da polveri e fuliggini combuste.
qualsiasi tipologia di combustibile si usa, si corre il rischio di avere comunque delle ceneri e delle fuliggini che si intrufolano all’interno delle canne fumarie e degli altri componenti interni. Di conseguenza è necessario pensare che esse sono degli elementi di inquinamento che devono essere controllati.
La legge attuale, quando si installano delle nuove caldaie oppure si fanno delle revisioni, richiede che ci sia la presenza di una documentazione che possa certificare che ci sono delle analisi dei fumi che rispettino dei parametri da non superare. Infatti è necessario che tutte le caldaie abbiamo una produzione di anidride carbonica che è bassa e lo stesso vale per le polveri combuste.
In caso non sono presenti queste analisi si ha un impianto di riscaldamento che è assolutamente illegale. Come tale tende ad essere poi inutilizzabile.
A cosa serve analizzare il fumo della caldaia?
Non è raro chiedersi o domandare ai tecnici a cosa serva avere delle analisi dei fumi perché in realtà non si comprende quale sia la gravità del fumo che si produce da una caldaia. In realtà il problema consiste proprio nell’inquinamento atmosferico che oggi è presente.
Le città sono inondate dallo smog ed esso peggiora quando si iniziano ad accendere gli impianti di riscaldamento che producono altra combustione di combustibile e non solo. Il risultato è quindi quello di avere un’eccessiva problematica di aria che diventa irrespirabile.
Per limitare tale danno è importante che si pensi a ridimensionare e a dirigere direttamente i massimali di inquinamento iniziando proprio dalle basi, cioè da tutti gli impianti di riscaldamento che ci sono nelle case private. Un tecnico è quindi costretto a fare delle Analisi fumi caldaie quando fa una nuova installazione, quando le revisiona oppure effettua una riparazione.
Tale analisi potrebbe si può richiedere anche quando si nota che la caldaia sprigiona dei fumi eccessivamente neri e densi che vanno poi ad essere quelli che sono di un forte cattivo odore che portano a delle sicure problematiche di una produzione eccessiva di anidride carbonica oltre che di polveri combuste.
Rispetta i parametri di legge, ma cosa sono?
I parametri che si devono rispettare nelle analisi dei fumi per le caldaie variano sia di anno in anno che poi da Comune a Comune. Alcune città hanno dei problemi di inquinamento atmosferico molto alto, tanto che sono costretti ad avere dei parametri dei fumi che sono molto inferiori a quelli decisi dal Ministero della Salute.
Altri invece hanno a che fare con una situazione che riguarda espressamente una tutela paesaggistica e ambientale che porta ad avere poi delle condizioni in cui le analisi e la combustione deve essere diversa.
I tecnici che sono adibiti a tale operazione, sono gli unici a rimanere sempre aggiornati e come tali sono i professionisti a cui affidarsi per avere un chiarimento e una documentazione esatta.