Come per Pomezia – sul nostro sito trovate un ampia rassegna – anche tra l’amministrazione pentastellata di Ardea non è sbocciato…l’amore con il corpo di Polizia Locale, anzi tutt’altro.
E’ di oggi infatti un duro comunicato congiunto delle principali sigle sindacali avverso l’ente rutulo definito senza mezzi termini “scorretto” nel comportamento nei confronti degli agenti.
Nel mirino di CGIL, CISL, UIL e CSA finiscono da un lato gli stipendi, che sarebbero stati versati in misura ridotta anche a maggio “facendo riferimento strumentale a regole formali ed atti mancanti per non pagare quote dei salari”, ma anche episodi “anomali” come la presunta richiesta avanzata sabato scorso, in occasione della processione religiosa ad Ardea, a tre operatrici di fare straordinari anche se non era dovuto. Insomma, un clima davvero tesissimo sotto la rocca.
“Nonostante la recente diffida delle Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL e CSA al Comune di Ardea a pagare le quote stipendiali arretrate da mesi al personale della Polizia Locale, l’Amministrazione Comunale non ha provveduto a pagare i turnisti che pure a maggio riceverebbero lo stipendio ridotto.
“Inoltre sabato, in occasione di una processione che si prolungava oltre l’orario di lavoro, si sono pure obbligate tre operatrici della Polizia Locale a lavorare in orario straordinario, che invece sarebbe dovuto essere volontario. Emerge a questo punto un comportamento tanto incoerente quanto scorretto nella gestione del personale del Comune di Ardea. Si fa riferimento strumentale a regole formali ed atti mancanti per non pagare quote degli stipendi, ma poi si violano le stesse regole imponendo prestazioni lavorative in straordinario, senza la necessaria copertura economica e perfino usando il lavoro in straordinario per coprire esigenze prevedibili e non eccezionali”.
“Una processione per una ricorrenza religiosa, per definizione, tutto è tranne che un evento eccezionale e non programmabile, ma si è obbligato il personale alla prestazione facendo leva sul senso di responsabilità di chi lavora in strada, per sopperire a carenze di organico e di programmazione dei livelli superiori. CGIL CISL UIL e CSA hanno segnalato ai vertici politici e amministrativi la situazione e si aspettano che vengano presi provvedimenti per ripristinare la legalità, che in una pubblica amministrazione è fondamentale, dovendo gestire la cosa comune non secondo l’arbitrio personale, ma secondo le regole comuni. Ci aspettiamo che chi di dovere dimostri di non essere debole coi forti e forte con i deboli e che l’onestà coincida con la legalità ed il rispetto per le lavoratrici ed i lavoratori”.
Firmato: Mauro Navarra Michele Marocco Rita Longobardi Michele Gregis rispettivamente delle sigle FP, CGIL, CISL, FP, UIL, FPL, CSA