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Ardea, illuminazione pubblica: le precisazioni del Sindaco Savarese

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mario savarese

Dopo i dubbi sollevati da alcuni consiglieri di minoranza del comune di Ardea sull’illuminazione pubblica e in particolare all’interno del Consorzio Lido dei Pini-Lupetta, i quali avevano presentato anche un’interrogazione in merito ottenendo risposta dall’amministrazione, arrivano ulteriori dichiarazioni da parte del Sindaco di Ardea Mario Savarese.

“Gli elaborati progettuali oggetto di contratto di Concessione prevedono l’attività di efficentamento sul totale di 3.148 pali di pubblica illuminazione comunali tra cui anche alcuni installati sulle strade del Consorzio Lupetta. Parliamo però della sostituzione di sei punti luce per altrettante strade, dunque 36 corpi illuminanti (non pali interi, ma banalmente i fari, ndr) che insistono nel consorzio “Lido dei Pini Lupetta””,dichiara il Sindaco.

“In seguito però lo stesso Consorzio, in totale autonomia e a loro spese, ha deciso di realizzare un nuovo impianto di illuminazione su tutte le strade del territorio di propria competenza e dunque anche in quelle interessate dal progetto comunale, cambiando, è opportuno sottolineare, al contempo le intere strutture. Noi infatti, come detto, avremmo sostituito soltanto le luci banalmente, mentre loro hanno optato per sostituire l’intero palo, optando per lampioni senza dubbio di maggior fattura in termini estetici e facendosi carico di tutti i costi”.

“Sarebbe stato sciocco, allora, avere all’inizio della strada pali di un tipo e nel proseguo del Consorzio di un altro; è evidente che ora la ditta Hera Luce, la quale sarebbe dovuta andare a sostiuire quei corpi illuminanti, non lo farà più: i pali invece saranno smontati dal Consorzio e il Comune recuperà quel costo da Hera Luce, o facendo installare alcuni pali da un’altra parte, oppure ottenendo uno scomputo dal costo. La decisione, in tal senso, ancora non è stata presa”.

Dopodiché il Sindaco effettua un’importante precisazione sulla base di quanto sollevato ulteriormente dai consiglieri Edelvais Ludovici e Raffaela Neocliti che avevano chiesto “all’amministrazione di governo di informarci sull’andamento decisionale e sull’istallamento dei 36 pali che l’amministrazione deve stralciare ed istallare in altre vie del territorio comunale non illuminate”.

Dichiara il Sindaco: “Non passi però l’idea che noi saremmo andati a sostituire 36 pali nel Consorzio: la differenza è fondamentale in termini di costi. Parliamo di 36 punti luce al costo c.u. di qualche centinaio d’euro, il che è ben diverso, rispetto alla sostituzione di lampioni interi. Ecco perché Hera Luce, sintetizzando, non monterà in pratica altrove 36 lampioni ma, se alla fine la decisione sarà quella, di un numero pari al costo dei punti luci non installati nel Consorzio. Ma ripeto, ancora non è stato deciso come scalare questi costi, nei prossimi giorni parleremo con la ditta”.

“E veniamo al nocciolo della questione: ora chi vive nel consorzio pagherà il costo dei lampioni nuovi anche se già previsti nel progetto del Comune? Sì, è vero, è così. Ma non l’abbiamo deciso noi, bensì il Consorzio, nessuno li ha obbligati a fare questa spesa. Chiaro, qualcuno tra i consorziati può non essere d’accordo con tale decisione ma il Comune è totalmente estraneo nella vicenda. Se c’è qualcuno con cui protestare, eventualmente, è proprio il Consorzio”.

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