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Ardea, la ‘rivolta’ dei cittadini: ‘La bandiera nera non è un destino’

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362 firme raccolte in pochissimo tempo, segno che a voler perseguire lo stesso scopo sono davvero in tanti. Succede ad Ardea, sul litorale, dove i cittadini – insieme ai turisti abituali – hanno deciso di fare una raccolta firme indirizzata all’Agenzia Regionale Protezione Ambientale (ARPA) Lazio, al Nucleo Operativo Ecologico (NOE) dei Carabinieri e al Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma (NAS), alla Capitaneria di Porto, al Comando di Polizia Municipale di Ardea e, ovviamente, al Comune, per richiedere che vengano avviate le indagini in merito agli scarichi effettuati da ignoti nell’entroterra del Canale di Rio Torto.

Ma ecco la lettera, denominata “Azione Collettiva 2018”, che accompagna le firme.

 

‘LA BANDIERA NERA NON è UN DESTINO’

NOI CITTADINI, MEDICI E BALNEANTI DI MARINA DI ARDEA

Vistoil monitoraggio di Legambiente (Goletta Verde) che documenta la pessima qualità dell’acqua in prossimità della foce del canale Rio Torto da oltre 8 anni consecutivi, riscontrando un forte livello di inquinamento con carichi batterici superiori a 400 UFC/199 di Enterococchi intestinali e con E. Coli maggiori di 1000 UFC/100 ml – più del doppio del limite massimo previsto della legge 116/2008 e del decreto attuativo del 30 marzo 2010 – confermati da prelievi riportati sul sito dell’ARPA Lazio che riferisce che 37 delle 42 foci controllate fra Civitavecchia a Nettuno presentano un alto livello di inquinamento, con giudizio di balneabilità ‘Non Idoneo’ a foce Rio Torto dal 2013 al 2018,

Considerandoche l’inquinamento della costa romana – che è al terzo posto dell’inquinamento dei mari del Bel Paese per via di una rete di fiumi inquinati e di vari canali – è portato all’ennesima potenza nella zona di Marina di Ardea per via di rifiuti speciali pericolosi dell’industria locale (disastro EcoX del 2017) e veleni agricolidelle terre coltivate circostanti,

Constatandoil danno all’economia locale– dalla perdita di valore degli immobili in area costantemente maleodorante alla fuga turistica dalla zona di balneazione – e soprattutto il crescente pericolo per la salute dei bagnanti – dai problemi dermatologici alle gravi infezioni intestinali da colibatteri fecali,

Ricordando che oltre all’inquinamento batteriologico che viene monitorato, sostanze chimiche come metalli pesanti e pesticidi classificati come interferenti endocrini rappresentano un gravo pericolo per la salute pubblica presente e futura, da patologie neuro-degenerative (es. demenza), a tumori e difetti dello sviluppo (es. autismo) e della riproduzione umana (es. infertilità),

Denunciamo, oltre all’evidente deficit depurativo, scarichi illegali di liquame e reflui animali e altre sostanze nocive nel canale Rio Torto, in quanto nauseanti odori sono facilmente riscontrabili lungo la strada, all’altezza del Consorzio di Bonifica di Pratica di Mare (Nuova Florida), oltre al pessimo aspetto della foce del canale e arenile antistante via Foggia, Marina di Ardea,

Chiediamo di avviare indaginispecifiche per scarichi ignoti nell’entroterra del Canale di Rio Torto per la salvaguardia del territorio e della salute dei cittadini, in linea con la legge 68/2015 sui reati ambientali che permette di intervenire su situazioni di inquinamento pregresso e di fermare attività illegali come traffico di rifiuti e sequestrare depuratori malfunzionanti,

Marina di Ardea, 30 luglio 2018

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