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Ardea, nei Consorzi è boom di presenze “anomale”: «Città scambiata per luogo di villeggiatura, si gioca perfino a calcio»

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Ad Ardea c’è preoccupazione per la crescita del numero dei contagi negli ultimi giorni. Quattordici al momento, in attesa dei dati odierni, a dipingere un quadro per nulla tranquillizzante come ammesso dallo stesso Sindaco Mario Savarese nella giornata di ieri: «Sono preoccupato perché molti dei casi hanno contratto la malattia in ospedale. Solo uno è ricoverato; gli altri stanno facendo la loro degenza presso il domicilio. Una persona ricoverata allo Spallanzani è guarita e sta rientrando in famiglia».

Da Il Corriere della Città, Aprile 2020

L’Amministrazione rutula, come è noto, sin dall’inizio, seppur tra diverse difficoltà, ha fatto di tutto per cercare di limitare gli accessi in città e “difendere“, passateci il termine, il numero davvero esiguo di casi Covid-19 riscontrati sul territorio. Come anticipato in un’intervista rilasciata ai nostri microfoni in videochat (la trovate sul numero di Aprile in distribuzione) Savarese aveva espresso la sua preoccupazione per l’arrivo “insolito” di persone nel Comune, tra cui molti che hanno le seconde case sul lungomare o nei Consorzi. «In questi giorni rileviamo un incremento considerevole nella quantità di rifiuti raccolti, sinonimo di un aumento della popolazione residente. I presidenti dei consorzi ci segnalano moltissime inconsuete presenze di persone che normalmente mai si vedono in questo periodo dell’anno», ha ribadito a tal proposito ieri il primo cittadino. 

Dai Consorzi: «C’è gente che gioca a calcio»

Ma non finisce qui. «Mi arriva in particolare la telefonata di un presidente di un Consorzio che chiede il mio aiuto perché invii la Polizia Locale a sanzionare le persone che perfino in questo momento stanno giocando a calcio nei giardini o passeggiando in gruppo come fosse una normale giornata di primavera in un periodo di festa. Le persone sanno che facciamo controlli e arrivano durante la notte. Per questo abbiamo assunto guardie giurate che ci aiuteranno anche nel servizio notturno».

Ma impedire l’arrivo delle persone non è facile. «Purtroppo non sono arrivati gli aiuti sperati e invocati più volte in prefettura e in provincia. Non c’è data la possibilità di richiede ausilio ad altre forze di polizia e i nostri eroici della Locale non possono fare di più. Non mi resta che reiterare l’appello ai cittadini: “state a casa”, “restate nel vostro comune di residenza”, “Ardea non è in questo momento un luogo per villeggiare”», questo l’appello finale di Mario Savarese.

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