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Atac, per la fase 2 del Coronavirus scatta l’ipotesi ingressi “a numero chiuso” sui mezzi pubblici

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Autobus nuovi fermi al capolinea

Siamo ancora nella prima fase dell’emergenza Coronavirus, ma gli enti pubblici stanno già ipotizzando eventuali misure preventive per fronteggiare la fase 2 dell’epidemia. Uno degli aspetti più complicati riguarda la gestione del trasporto pubblico. Nella Capitale, infatti, i mezzi pubblici rientrano nel novero dei luoghi di assembramento per eccellenza. Sono pertanto necessarie soluzioni adeguate onde evitare di tornare al punto di partenza.

 

In Campidoglio e nell’azienda Atac è emersa una proposta potenzialmente efficace per evitare il sovraffollamento che troppo frequentemente si verifica nei mezzi pubblici del nostro territorio. L’idea è quella di adottare la misura degli ingressi “a numero chiuso”. “Con il progressivo ritorno alla normalità sarà molto probabilmente necessario andare a contingentare gli ingressi, in particolare sulle metropolitane” – ha dichiarato Pietro Calabrese, assessore alla Mobilità.

 

L’idea è quella di impiegare dei contapersone su almeno 500 autobus. L’obiettivo è quello di far salire sui mezzi pubblici tanti passeggeri quanti sono i posti a sedere. In questo modo verrebbe rispettata la distanza obbligatoria di un metro, riducendo in questo modo i rischi di un’ulteriore diffusione del Covid-19.

 

Una proposta che richiede però una condizione necessaria: un controllo capillare da parte del personale. Ci sarà bisogno di maggiori risorse per attuare il progetto. Sarà pertanto indispensabile recuperare ulteriore forza lavoro tra i dipendenti che attualmente sono in cassa integrazione. L’Atac ha richiesto a tale proposito piena solidarietà per 4mila dipendenti ora momentaneamente disoccupati.

 

Gli utenti impegnati nel servizio dovranno ovviamente adeguarsi alle misure necessarie nella seconda fase dell’epidemia. Misure che prevedono, in primis, l’obbligo di indossare le mascherine. A normarne l’utilizzo sarà molto probabilmente la Regione Lazio, che si adeguerà a sua volta alle direttive emanate dal Governo centrale.

 

Adottare misure necessarie durante la fase di ripresa sarà un compito certo non semplice. Servirà molta cautela, oltre che una dose notevole di senso civico da parte della popolazione, per evitare di precipitare nuovamente nell’incubo che stiamo vivendo.

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