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ATAC, sorpreso dipendente a rubare le ricariche dei condizionatori per gli autobus

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Nuovo scandalo precipita sulla testa di ATAC, che in queste ore ha ufficializzato il responsabile di vari furti all’interno della municipalizzata romana al trasporto pubblico: protagonista delle sottrazioni un autista dell’azienda, che da diversi mesi rubava ricariche dei condizionatori da dentro le rimesse dei mezzi di trasporto.

All’ATAC in questo periodo sono state sottratte grandi quantità di ricariche per l’aria condizionata, che indubbiamente hanno influito sullo stato di numerosi mezzi già fatiscenti e che per il periodo particolarmente caldo non è stato possibile metterli in moto. Una moria di autovettura legate ai guasti dell’impianto di condizionamento, considerato come quasi 200 mezzi non hanno potuto svolgere il loro abituale giro di linea dentro Roma. 

A scoprire le sottrazioni delle ricariche dei condizionatori è stata la stessa azienda, che sugli episodi aveva colto in flagrante un autista. L’uomo era stato visto sottrarre i rifornimenti nelle ore notturne, preso sul momento con ben 5 ricariche di aria condizionata all’interno di una vettura. Per compiere i furti probabilmente l’autista ATAC era aiutato da diversi complici, che gli semplificavano le cose mentre metteva a segno le varie ruberie.

Le ricariche sottratte probabilmente venivano poi immesse in un mercato privato dal dipendente, così da trovare un ulteriore guadagno grazie a questo giro di mercato nero: un’ipotesi che anche le indagini stanno percorrendo, che vuole fare piena chiarezza sui vari imbrogli e ladrocini dentro la municipalizzata al trasporto pubblico di Roma. 

Il dipendente già dall’inizio di agosto è stato messo ai margini dall’azienda romana, che per ora gli ha sospeso i turni di lavoro, la paga e aperto un procedimento disciplinare che – probabilmente – porterà al licenziamento. Sull’episodio si è espresso anche il Tribunale di Roma, che per direttissima lo ha condannato a 6 mesi

L’autista nel tentativo di furto era stato sorpreso nel mese di luglio nella rimessa di Tor Pagnotta, mentre caricava su autobus ritenuto “fermo ben 5 ricariche di aria condizionata. Ovviamente il mezzo funzionava benissimo per compiere questi ladrocini, considerato come lo stesso uomo guidò l’autovettura fino a uno spiazzo dove lo aspettava un’auto privata per caricare il maltolto. 

Il dipendente quella notte fu colto in flagrante da un nuovo capo operaio nominato dall’azienda, che seguì l’uomo insospettito dal suo comportamento e costatato lo scenario della sottrazione chiamò le Forze dell’Ordine locali per intervenire. 

Sulla faccenda è intervenuto Pietro Calabrese, presidente della Commissione Mobilità al Campidoglio: “Il fatto che a fermarlo siano stati i colleghi testimonia che l’azienda è sana e che per molti dipendenti l’attaccamento al lavoro coincide col rispetto rigoroso della legalità“.

Le Forze dell’Ordine ora indagano su caso che probabilmente fa da sponda a una realtà di truffe e furti ben più grande, che potrebbe avere alle spalle anche una fitta rete di connivenza e complicità. Lo stesso autista proveniva dalla rimessa di Tor Vergata, quindi non autorizzato quella notte a entrare nel deposito di Tor Pagnotta: un’indizio che dimostra come un qualcuno” ha aiutato il dipendente malintenzionato ad agire, procurandogli un bus da 12 metri e facendogli caricare i rifornimenti dell’aria condizionata indisturbato. 

 

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