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Bimbo di 4 anni morto soffocato con un palloncino alle porte di Roma: un’intera comunità in lutto

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Un’intera comunità, quella di Morlupo, Comune in Provincia di Roma di circa 8.000 anime, a seguito della tragedia consumatasi recentemente: un bimbo di soli 4 anni è morto, rimasto soffocato da un pezzo di palloncino con il quale stava giocando.

Tragedia a Morlupo: il cordoglio dell’amministrazione

«L’Amministrazione comunale tutta si unisce al sentimento di cordoglio di tutti i cittadini di Morlupo che sono vicini, con commozione, ai genitori del bambino prematuramente scomparso a causa di un tragico evento»così in un post il Comune di Morlupo su Facebook.

Tragedia alle porte di Roma: bimbo di 4 anni gioca con un palloncino e muore soffocato a Morlupo

Andrea (nome di fantasia, ndr) aveva solo 4 anni: è morto soffocato da un pezzo del palloncino con cui stava giocando. Giovedì sera aveva un palloncino con cui stava passando il tempo insieme alla mamma, nella casa famiglia di via San Sebastiano, a Morlupo. Ad un tratto la disgrazia. Il palloncino scoppia, alcuni pezzi entrano in bocca e soffocano le vie aree del piccolo.

La mamma tenta di togliere i pezzi dalla gola del bambino senza riuscirci, inizia a urlare, qualcuno chiama il 118. Le vengono date le istruzioni per la manovra di disostruzione, ma la donna è nel panico e non riesce a seguirle, attacca il telefono e porta il bimbo agonizzante al pronto soccorso dell’ospedale di Monterotondo. Ma per Andrea non c’è nulla da fare, è ormai troppo tardi, non respira più.

La donna, una 41enne di origine rumena, piange e si dispera. Arrivano anche i carabinieri. Sulla vicenda viene aperta un’inchiesta, come di prassi. Ma non c’è nessun indagato. Qualcuno dice che la donna non abbia seguito le istruzioni del 118, ma non c’è nessuna accusa nei suoi confronti: nessuno sa cosa può aver provato una mamma nel momento in cui, in preda al panico, vede che suo figlio sta soffocando e non riesce ad avere abbastanza lucidità mentale per liberargli le vie respiratorie. Sulla salma del bambino verrà effettuata l’autopsia, ma solo perché lo richiede la legge. Nessuna altra accusa, oltre a quelle che si porterà dietro da sola, potrà mai essere fatta a quella madre.

 

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