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Bollino blu

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assistenza caldaie

Gli impianti di riscaldamento che sono alimentati con le caldaie, hanno degli obblighi di legge da rispettare pergarantire sia i consumi, rendimenti termici che poi sicurezze. Infatti oggi i caldaisti sono continuamente impegnati nel lavoro di revisione, installazione, controlli e manutenzioni.

I consumatori poi cercano di rispettare totalmente la legge perché i rischi di sanzioni e non solo, sono molto elevati. La lotta per tutelare l’ambiente passa attraverso le nuove caldaie che sono quelle che poi tendono a produrre una forte riduzione degli elementi inquinanti, come polveri combuste oppure ceneri e anidride carbonica.

Il discorso che riguarda proprio le caldaie è molto lungo, pieno di aspetti che i consumatori non conoscono, ma che si semplificano con interventi di revisione. Il Bollino blu è la certificazione che la propria caldaia ha subito tutte le giuste manutenzioni e controlli, oltre le messe appunto, per avere una certa qualità di funzionalità. Inoltre esso conferma che la caldaia è assolutamente sicura dunque non ha dei programmi di sicurezza che si vadano a bloccare.

Si tratta quindi di una situazione che è molto valida e altrettanto importante, ma che deve essere eseguita solo da personale qualificato.

Affidarsi ad un caldaista quando si parla di un impianto di riscaldamento è importante poiché ci sono delle normative da rispettare e dove diventa necessario avere delle esposizioni di certificati, che sono poi rispecchiati nel bollino.

Bollino caldaia, verde e blu, le differenze

Il bollino della caldaia non è solo blu, ma esiste perfino quello verde. Qual è la differenza? Il bollino verde viene richiesto in Comuni che hanno dei parametri diversi da rispettare per la produzione di anidride carbonica e polveri combuste o fumo della caldaia. Si parla di Comuni che spesso hanno dei vincoli paesaggistici importanti da proteggere, come ad esempio ambienti naturali unici nel loro genere. Altri invece hanno bisogno di mantenere un’aria particolarmente pulita a causa della microfauna e vegetazione esistente che è sensibile all’inquinamento.

I caldaisti che operano nei Comuni sono aggiornati su quale sia la richiesta comunale, nel senso che se è necessario avere il bollino verde, non è poi necessario quello blu. Tuttavia esso andrebbe a certificare che la caldaia è stata adeguata ai parametri del Comune di residenza.

Il bollino che invece è blu è quello che si richiede a livello di normativa territoriale italiana, cioè nazionale. Quest’ultimo certifica che sono rispettati i parametri del Ministero della Salute. Concludendo vediamo che il bollino verde va a sostituire quello blu.

Obbligo di avere il bollino sulla caldaia

Il bollino caldaia blu è obbligatorio quando ci sono delle caldaie che hanno superato l’età di 4 anni e quindi devono essere sottoposti alla prima revisione. Per sintetizzare esso è il certificato visibile, da incollare direttamente sulla caldaia, quando si effettua la revisione.

Quest’ultimo è l’intervento obbligatorio da fare per mantenere una caldaia con alte prestazioni e con fumi che siano poco inquinanti. Essa avviene con cadenza periodica ed è necessaria in base all’età della caldaia stessa. Infatti è per questo che si consiglia di controllare il manuale d’uso, ricordarsi l’anno di installazione e chiedere l’appoggio di un caldaista.

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