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Orrore a Cecina: cane decapitato e smembrato da una “donna zombie”

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Ci sono i cani da compagnia, i cani da salotto, i cani da tartufo. E poi quelli utilizzati per la pet therapy, per accompagnare i ciechi e i disabili, i cani da valanga e quelli da salvataggio.

E sono soprattutto labrador e retriever, razze notoriamente miti e facili da addestrare, docili con gli anziani e con i bambini. Buoni con tutti.

A Ninja, una anziana mix retriever, però la sorte ha assegnato una ben più tragico destino. Il suo corpo flessuoso, la testolina bionda con quell’espressione – nonostante tutto – gioiosa che compare nella foto è stato colpito a morte, e poi smembrato da chi avrebbe dovuto amarla e rispettarla, in cambio della sua devozione. 

Decapitata prima e poi smembrata dalla proprietaria – tossicodipendente all’ultimo stadio – la creatura ha tentato strenuamente di difendersi dalla sua umana impazzita, pare, a giudicare dai segni di graffi e morsi lasciati sulle braccia e sulle gambe della donna.

Non contenta di aver avuto la meglio sulla bestiola, il soggetto in questione ne ha raccolto alla rinfusa i poveri resti in due buste di plastica, e li ha lasciati accanto a dei cassonetti.

Secondo testimonianze di alcuni vicini di casa, la donna era già stata ricoverata due giorni prima del fattaccio – avvenuto nella ridente cittadina balneare il 24 settembre scorso – e dimessa con TSO, trattamento che evidentemente non ha tenuto conto della totale dipendenza della donna da cocaina e da Krokodil, la terribile droga del cannibale detta anche zombie, in virtù degli effetti devastanti sul sistema nervoso che fa perdere completamente ogni controllo di sé e del proprio corpo, come mostra un video facilmente reperibile sul web, intitolato appunto “La donna Zombie: gli effetti del krokodil”.

Si tratta di sostanze oppiacee derivate dalla morfina che da una decina di anni a questa parte, si stanno facendo largo sul mercato degli stupefacenti come sostituto a basso costo dell’eroina. 

Dal Comando dei Carabinieri di Cecina l’unica cosa che veniamo a sapere è che per la protagonista del brutale atto di efferata violenza è in atto una comunicazione-avviso di reato coperto dalle vigenti norme sulla privacy. E che il secondo cagnolino in suo possesso, le è stato tolto e affidato ad altra famiglia. Anche perché secondo alcune testimonianze la stessa avrebbe confidato a un conoscente che l’ex compagno della donna aveva già riservato lo stesso trattamento ad un altro cagnolino per poter recuperare ovuli di cocaina.

Attraverso una ricerca ad ampio raggio sul triste fenomeno dell’utilizzo dei cani come corrieri della droga emerge che i primi casi noti sono assurti agli onori della cronaca già nel 2012. E sempre in Toscana, dove agli inizi di maggio venne fermato uno spacciatore che con l’aiuto di un veterinario compiacente faceva operare i suoi due cani, un rottweiler e un dogue di Bordeaux, per inserire droga nel loro stomaco.

Pochi giorni dopo – ancora a Livorno – l’orrore si ripropose altri due cani furono ritrovati morti dopo essere stati legati e sventrati.

Un altro importante risultato della nostra ricerca ci riconduce a Roma – tappa obbligata degli sciagurati viaggi senza ritorno degli ignari animali, coinvolti loro malgrado in loschi traffici e finte adozioni tra il Sud Italia e il nord Europa, in special modo la Germania. Nella capitale, presso le principali stazioni ferroviarie spacciatori e sbandati senza fissa dimora aspettano i loro “clienti” con il fedele amico accanto. Normalmente un cane di grossa taglia, che tiene alla larga i curiosi.

 

L’addio a ninja delle volontarie toscane

“Noi volontari di zona siamo sconvolti – scrive Francesca su Facebook – ma vorremmo che questa povera creatura non fosse ricordata solo come il cane ucciso in questo modo atroce, era una cagnolona meravigliosa e si chiamava Ninja; era bellissima, una nonnina di 13 anni taglia media, bionda, i suoi occhi erano gli occhi di chi ha passato una vita per strada, con cambiamenti improvvisi e lunghi periodi in canile. Nessuno si sarebbe mai immaginato però che quella persona che quando non stava male aveva come suo unico pensiero i suoi cani, potesse arrivare a tanto. Credetemi, se ci fosse stato il minimo dubbio, le sarebbero stati tolti molto tempo fa. A questo punto dobbiamo dire che in questi casi non si deve indugiare, non si deve sottovalutare e si deve pensare che talvolta gli affetti e i sentimenti mutano e si distorcono, in queste menti oramai fuori controllo. Riposa in pace dolcissima creatura, ti porteremo sempre nel nostro cuore.

Rosanna Sabella

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