L’ha massacrata di botte senza pietà e ora Chiara, una ragazza di Roma, a distanza di 6 anni da quel triste giorno è alla ricerca disperata di una struttura adeguata. Aveva solo 19 anni quando è stata picchiata brutalmente da quello che all’epoca era il suo fidanzato, Maurizio Falcioni. Avrebbe dovuto amarla, prendersi cura di lei, proteggerla. E invece Chiara – come tante donne purtroppo – è stata vittima di una violenza e di una ferocia inaudita. Il suo fidanzato non si è preso cura di lei, non l’ha protetta, non le ha dato tutto l’amore che meritava. L’ha picchiata, le ha sferrato calci e pugni con una tale brutalità che Chiara è restata per quasi un anno in coma e ha riportato gravi danni cerebrali.
I genitori di Chiara, da sempre vicini alla figlia, hanno lanciato un appello raccolto da Leggo perché sono alla disperata ricerca di una struttura che si possa prendere cura della giovane h24. Chiara ha bisogno di assistenza continua e la strada per la riabilitazione è ancora lunga. Chiara sta bene fisicamente, racconta la madre a Leggo, ma non riesce a parlare e da 4 anni la giovane alloggia – solo di giorno – a Casa Iride, una struttura per pazienti in stato vegetativo o per disabili dalla nascita. Ma la famiglia è alla ricerca di una sistemazione adeguata per tutte le cure necessarie.
Chiara Insidioso massacrata di botte dal fidanzato, l’appello della famiglia
La madre di Chiara ha anche creato un gruppo su Facebook ‘Giustizia e Verità per Chiara Indioso’ e tra le informazioni si legge: ‘Sono la mamma di Chiara Insidioso e ho deciso di aprire questa pagina per chiedere giustizia per mia figlia che, grazie al pestaggio del proprio compagno, rimarrà invalida per tutta la vita. Io chiedo giustizia perchè a Falcioni hanno ridotto la pena di ben 4 anni e lui, tra buona condotta ecc, uscirà presto e si rifarà una vita mentre Chiara non avrà mai la possibilità di condurre una vita serena come tutte le ragazze della sua età. Non potrà mai avere una famiglia sua. Io e Maurizio invecchieremo e chi seguirà nostra figlia? Lo Stato l’ha abbandonata, una minima pensione, la casa promessa scomparsa’. E ora la famiglia chiede una struttura adeguata per Chiara. Una ragazza di soli 19 anni a cui hanno distrutto la vita. Chiara non va abbandonata, va aiutata e assistita.
