Home » News » Chikungunya: dopo Anzio, altri quattro casi a Roma

Chikungunya: dopo Anzio, altri quattro casi a Roma

Pubblicato il

Chikungunya, la Regione Lazio cerca di correre ai ripari forzando la mano all’amministrazione comunale capitolina. Convocata infatti per domani in Regione una riunione con il Comune di Roma, Dipartimento Tutela Ambiente, per sollecitare l’avvio da parte di Roma Capitale di una campagna straordinaria di disinfestazione dalle zanzare sul territorio comunale. “Secondo i dati raccolti fino ad oggi – fanno sapere dalla Regione – oltre ai tre casi di chikungunya di Anzio, altri quattro sono stati accertati nel territorio della Asl Roma 2 e già notificati al sistema di sorveglianza. La Asl da parte sua ha già indicato, per due volte, al Comune di Roma di procedere ad un piano straordinario di disinfestazione”. Ma a quanto pare il Comune ha disatteso l’indicazione, e adesso la Regione vuole capire perché.

Chikungunya: ecco cos’è

Si tratta di una malattia virale caratterizzata da febbre acuta e trasmessa dalla puntura di zanzare infette. La prima epidemia nota è stata descritta nel 1952 in Tanzania, anche se già nel 1779 era stata descritta un’epidemia in Indonesia forse attribuibile allo stesso agente virale, come spiega il sito dell’epidemiologia per la sanità pubblica, curato dal Centro nazionale per la prevenzione malattie dell’Istituto superiore di sanità. In Europa nell’agosto 2007 sono stati notificati i primi casi autoctoni in Emilia Romagna. Dopo un periodo di incubazione di 3-12 giorni, si manifesta una sintomatologia simil-influenzale che include febbre alta, brividi, cefalea, nausea, vomito e soprattutto importanti artralgie (da cui deriva il nome chikungunya, che in lingua swahili significa “ciò che curva” o “contorce”), tali da limitare molto i movimenti dei pazienti.

Impostazioni privacy