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Cina. Cani e gatti scuoiati e bolliti vivi ogni anno: “Governo italiano interloquisca con quello cinese”

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CINA- 5000 cani e gatti scuoiati e bolliti vivi ogni anno. Questo stabilisce la tradizione nella regione autonoma del Guangxi, nel sud della Cina, in concomitanza con il solstizio d’estate. Ogni anno, per circa 10 giorni viene svolto il Festival di Yulin (Yulin dog meat festival), nel corso dei quali circa cani e gatti sono bolliti vivi, smembrati e mangiati.

Il “Festival”

Nel corso della manifestazione i cani sono esposti in gabbie metalliche e casse di legno, prima di essere scuoiati, cotti e mangiati dai visitatori dell’evento. Un sondaggio del 2016, condotto dalla società cinese Horizon, ha rivelato che la maggior parte dei cittadini cinesi vuole che il festival venga fermato. Con queste premesse, oggi, il consiglio comunale della Capitale d’Italia ha approvato all’unanimità una mozione, a prima firma del presidente M5s della commissione Ambiente, Daniele Diaco, che impegna la sindaca di Roma, Virginia Raggi, e la sua giunta a chiedere al governo italiano di sollecitare le autorità cinesi affinché vietino lo svolgimento del festival di Yulin, ponendo così fine all’uccisione di cani e gatti a scopo alimentare, oppure per ottenere pellicce e altri sottoprodotti. “Molti governi e molti Stati europei, e non solo – ha spiegato Diaco nell’Aula Giulio Cesare del Campidoglio -, hanno dichiarato la propria contrarietà a questo tipo di eventi. Lo stesso governo cinese ha intercettato, tramite un sondaggio, la contrarietà della popolazione cinese. Purtroppo, nonostante questo, il festival continua e nel 2021 è inammissibile che possa proseguire. Chiediamo al governo italiano di interloquire con il governo cinese, affinché sia posto il divieto assoluto nello svolgere l’evento. Sono state raccolte firme in tutto il mondo e c’é attenzione a livello internazionale da parte delle associazioni ambientaliste e animaliste sul tema, ma – ha concluso Diaco – una parte del governo cinese non vuole sentir ragioni”

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