Che sia la prima o l’ultima di una lunga serie, ci sono alcuni aspetti importanti di cui tenere conto durante la scelta delle sigarette elettroniche: ecco quali
Da quando le sigarette elettroniche sono sbarcate in occidente, è innegabile che il “movimento del vapore” abbia avuto una crescita smisurata negli ultimi 6-7 anni. Ad oggi, infatti, lo svapo si aggiudica il primato del metodo più efficace per smettere di fumare, grazie alla possibilità di sostituire il dannoso fumo di tabacco combusto con un’alternativa più salubre e che consente di mantenere il piacere del gesto.
Se iniziare a svapare è piuttosto semplice, scegliere il primo dispositivo per dire addio alle bionde cancerogene potrebbe comportare parecchia indecisione nell’utente. Sentirsi smarriti di fronte alle immense vetrine degli shop online è un sentimento comprensibile, soprattutto a causa della quantità e diversità dei prodotti che vengono continuamente lanciati sul mercato.
Ad ogni modo, per effettuare un acquisto oculato (che sia il primo o l’ultimo di una lunga serie), basterà concentrarsi su alcuni specifici fattori e scartare tutti quei device che non rispecchiano tali caratteristiche.
Ecco le 5 regole d’oro per scegliere le sigarette elettroniche senza pentimenti.
1) Optare per un sistema adatto alla propria esperienza.
Negli store online, solitamente, si possono reperire congegni di ogni tipo, dai prodotti entry level agli high end per vaper più navigati. Il primo fattore importante di cui tenere conto, dunque, è il proprio bagaglio esperienziale nel mondo vape.
Se si sta comprando una sigaretta elettronica per la prima volta, è fondamentale optare per un dispositivo di facile utilizzo. In tal senso, le pod mod, i kit all in one (AIO) e gli starter kit (atom+box) sono senza dubbio i più indicati per chi è alle prime armi.
Si tratta di vaporizzatori con funzionalità semplici, comandi intuitivi e poche impostazioni da settare. Molte pod sono, inoltre, dotate di tiro automatico e risultano totalmente prive di tasti, mentre i kit permettono una regolazione manuale, automatico e semiautomatica della potenza in base alla resistenza elettrica installata.
In caso l’acquisto sia volto al passaggio ad un sistema più avanzato, in virtù di un’acquisita dimestichezza con l’e-cig, si potrà mirare ad hardware più complessi. Atomizzatori rigenerabili, box mod con modalità di svapo in Temperatura Controllata (TC) e tubi meccanici (questi ultimi solo in caso di approfondita conoscenza delle leggi di Ohm e dei principi base del circuito elettrico).
2) Prestare attenzione alla capacità della batteria.
Verificare la capienza della batteria è un passaggio essenziale nella ricerca della sigaretta elettronica adatta alle proprie esigenze. Nei cataloghi, infatti, si possono trovare dispositivi dai più disparati valori, dai 350 mAh di alcune minuscole pod ai 4000 mAh delle titaniche mod dual battery.
Fondamentalmente, più è alto questo numero e più durerà la carica della propria e-cig.
Attenzione, ciò non significa che un device dotato di “piccola” batteria sia di scarsa qualità. In tal senso, infatti, la sua capienza va commisurata al voltaggio richiesto dal circuito durante l’erogazione.
In sostanza: se il dispositivo monta resistenze per svapo di guancia, la potenza utile alla vaporizzazione sarà minima e la durata della batteria sarà, in ogni caso, di tutto rispetto. Oltretutto, c’è da considerare quale sia l’esigenza primaria dell’utilizzatore.
Se si ricerca una maggior compattezza del dispositivo, magari per portarlo agilmente appresso quando ci si trova fuori casa, bisognerà trovare un buon compromesso tra dimensioni e valore batteria. Se la prima necessità è, invece, la lunga durata, meglio scegliere un hardware più grande ma dalla batteria capiente.
3) Prezzo alto non significa qualità alta.
Una delle fortune di chi svapa al giorno d’oggi è quella di avere a disposizione migliaia di prodotti di ogni tipo: dalle sigarette elettroniche ai liquidi, dagli atomizzatori alla nicotina in tutte le salse.
Parlando, però, prettamente di dispositivi, il vantaggio è quello di poter acquistare congegni di ottima fattura costruttiva, con una buona resa aromatica e che funzionano perfettamente, anche a prezzi davvero concorrenziali. Insomma, per svapare nel 2021 non è necessario spendere una barca di soldi, ma spulciare a fondo le vetrine e leggere attentamente le caratteristiche dei device.
Per riassumere: con un budget iniziale di 20-30€ ci si può accaparrare dei veri gioiellini “poca spesa-alta resa”, come ad esempio la Zeep pod UD Puff, perfetta per chi passa dalle sigarette classiche al vapore elettronico. Se, invece, si vuole puntare su qualcosa di livello pro e si solleva l’asticella fino ai 50€, è possibile acquistare kit, atom o box mod di tutto rispetto.
4) Informarsi bene sul tipo di tiro garantito dal dispositivo.
Le sigarette elettroniche possono essere di migliaia di tipologie, ma a prescindere da batteria, potenza e funzionalità, ogni hardware rientra (più o meno precisamente) in una delle seguenti categorie:
- Svapo di guancia (MTL)
- Svapo polmonare (DL)
- Flavour (RDL)
L’MTL è il sistema che garantisce il tiro più contrastato e chiuso, il DL quello più arioso e aperto, mentre l’RDL rimane a metà strada tra i due estremi. Ad ogni modo, buona parte degli atomizzatori e delle cartucce pod consente una regolazione dell’afflusso dell’aria, muovendosi nel proprio campo e/o sforando in un altro (ad esempio, un atom pensato per lo svapo di guancia, potrebbe comunque recare un foro aria più ampio per il flavour, e viceversa).
Perciò, prima di “carrellare” un prodotto, è bene assicurarsi che rispecchi le proprie aspettative.
5) Anche l’occhio vuole la sua parte.
Abbiamo fin qui parlato di esigenze puramente pratiche, ma sarebbe un errore trascurare un altro elemento molto importante: il fattore estetico. Procurarsi un dispositivo accattivante per gli occhi non è affatto un dettaglio, soprattutto quando si sta iniziando a svapare per smettere di fumare.
La sigaretta elettronica si dovrebbe essere usare volentieri e con piacere, poiché se venisse vista solo come un’obbligo o una “cura”, probabilmente fallirebbe nel suo ruolo di sostituzione della sigaretta tradizionale.
Per cui, si potrebbe fare una prima selezione di device che ci piacciono, per poi effettuare una scrematura in base alle caratteristiche tecniche di cui abbiamo parlato prima. Ciò, ovviamente, vale tanto per i neofiti quanto per i vaper esperti.







