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Concorso Nazionale di poesia “Michele Buonocore”: 1° premio a Carmelo Salvaggio di Aprilia

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Carmelo Salvaggio ha vinto il primo premio della IX edizione del Concorso Nazionale Poesia “Michele Buonocore”.

Lo scrittore apriliano è inoltre presidente di una associazione culturale cittadina di grande spessore e richiamo: L@ Nuov@ Musa.

Il prestigioso bando, indetto e organizzato dall’Associazione Culturale MIKIBU’ e dal Comune di Atrani, mira alla scrittura creativa sia in lingua italiana sia in vernacolo e aveva come tema “Il cielo”, tra gli elementi più poetici ed ispiranti.

Ma vediamo tutti i premiati: 1° Classificato Carmelo Salvagno da Aprilia ( LT) con la poesia. “Cielo sulla costiera.” 2° ” Massimo Zanini da Brescia “Il mio cielo di lago”. 3° Caterina Delussu da Quartu Sant’Elena (CA) “Il cielo”. Menzione speciale: Felicia Scarano da Ardea (RM) “Il cielo” Leonardo Massafra da Atrani (SA) “Cancelli aperti”. Annamaria Barone Nettuno (RM) “Impressioni di una sera d’inverno. Sezione vernacolo 1° Classificato: Mario Serpillo da Aprilia (LT) “Sotto “o stesso cielo”. 2° ” Mario Rcciardiello da Amalfi (SA) “Cielo”. 3° Francesco Dipinto da Amalfi (SA) “Se fa sera”.

La cerimonia di premiazione si terra’ Sabato 16 dicembre ore 17.00 presso la Casa della Cultura di Atrani, sulla affascinante e poetica costiera amalfitana.

Mikibù è una realtà cittadina molto impegnata nella realizzazione di eventi culturali sempre di altissimo livello, come l’ha dimostrato il successo conseguito al Teatro Europa di Aprilia con la commedia “Avanti c’è posto”.

Il nome è acronimo di Michele Buonocore, compianto germano del presidente Maria Maddalena Buonocore che così ci racconta:

“Una vita senza ricerca, non è degna di essere vissuta” quale miglior modo per riassumere, con questa massima socratica, l’essenza e l’anima di mio fratello, ex vigile urbano, amante dell’arte in tutte le sue forme e desideroso di conoscere e far conoscere, in modo ilare mai banale o scontato.

Vivere pienamente, nella consapevolezza che chi sa vive meglio, ma sopratutto che la cultura è aperta a tutti quelli che hanno la voglia di apprendere.

Michele nasceva ad Atrani, il 26 aprile 1954, ed è proprio il caso di dirlo, nel cuore del paese, in una casa che affaccia sulla piazzetta, in una famiglia in cui la poesia e i modi di dire erano pane quotidiano.

Un terreno così fertile all’apertura mentale favorì l’assimilazione delle prime conoscenze scolastiche Edmondo De Amicis, Rodari, Leopardi, Pablo Neruda, che diventarono la base per andare oltre, per formarsi.

Così, locuzioni latine e riferimenti a scrittori, poeti, filosofi divennero la normalità nei temi che Michele svolgeva a scuola.

Diplomato con il massimo dei voti non proseguì gli studi, per problemi familiari,  ma la voglia di conoscenza e sapere non l’abbandoneranno mai.

Diventeranno uno dei Soci del centro: Studi e Cultura Amalfitana .

Scrisse diverse opere, tra queste anche un saggio umoristico “RISO SOFFIATO”.

Vinse più volte il primo premio al concorso nazionale di Tramonti, venendo premiato sia dallo scrittore Luca Goldoni che dal giornalista Marco Travaglio, quest’ultimo lo premio per la poesia testamento “LL’ AMMORE”.

Prima di lasciarci terminò la sua opera teatrale sulla storia del rivoluzionario napoletano, simbolo per Atrani, perchè lì si rifugiò, Masaniello.

Memorabile fu la sua partecipazione, su segnalazione, al Maurizio Costanzo Show, nel 1990, ospitato in quanto uomo poliedrico, organizzatore di eventi e fulcro vitale del suo paese.

Giunse il 22 dicembre del 2008, giorno in cui Michele terminò la sua lotta impari contro un tumore al pancreas. 

I ritocchi delle campane furono i più tristi che Atrani avesse mai ascoltato. 

Il 23 dicembre 2008 una grande folla accompagnava Michele in spalla da casa alla collegiata Santa Maria Maddalena.

Salutò Michele anche un picchetto d’onore.

Nel 2009 venne creata una pagina Facebook tuttora attiva, chiamata “Michele Buonocore tu si ‘na cosa grande”  e una associazione “Gli amici di Michele”.

Lo scorso anno si concretizzò l’ idea di creare una compagine culturale che porti il suo nome, nasce ” Mikibù”.

Marina Cozzo

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