E’ polemica nel Lazio per il recente bando per il sostegno ai nuclei monogenitoriali. Il provvedimento infatti è stato varato per le famiglie composte solo da donne con figlio a carico che, a seguito della pandemia da Covid-19, vivono in condizioni di indigenza, ma non per i padri nelle medesime circostanze. Si tratta di uno stanziamento complessivo di 400mila euro con un contributo a fondo perduto per ciascuna domanda selezionata di 2.500 euro, fermo restando il limite massimo destinato dalla Regione Lazio al finanziamento complessivo.
«Con il bando ”Sostegno Donna” la Regione Lazio, pur partendo dal buon proposito di dare supporto a madri in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria in atto, compie un gesto gravemente discriminatorio nei confronti dei tanti padri soli con figli a carico che vivono al di sotto della soglia di povertà», scrivono in una nota Fabrizio Ghera capogruppo di Fdi alla Regione Lazio e Cinzia Pellegrino Coordinatore Nazionale del Dipartimento tutela Vittime di Fratelli d’Italia.
«Il testo, poi, contraddice la stessa definizione di “nucleo monogenitoriale” dell’ISTAT alla quale lo stesso bando si affida per il calcolo della soglia di indigenza, segnando un confine incomprensibile tra famiglie con un solo genitore donna e famiglie con un solo genitore uomo. Siamo ovviamente favorevoli al sostegno per le madri singole, ma consideriamo un grave controsenso applicare un’etichetta di genere a qualsivoglia politica per la famiglia. Una istituzione deve essere garante dei diritti di tutti, in special modo se si tratta di bambini, senza farsi trascinare per la giacchetta da vizi ideologici», concludono.
Critiche arrivano anche dall’ANFI, l’Associazione Nazionale Familiaristi Italiani, attraverso il legale Carlo Ioppoli che sulle pagine de Il tempo attacca: «E’ l’ennesima discriminazione sessista contro i papà e gli uomini. Con loro colpiti anche tanti minori: crediamo che al centro di tali contributi debbano esserci tutti, e invece continuiamo a vedere bandi pensati solo per le donne, escludendo incredibilmente una o più categorie, che di fatto sono le più colpite».