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Coronavirus, ecco chi sono le tre ricercatrici dello Spallanzani che lo hanno isolato

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Tre donne, tre ricercatrici: sono loro le persone che oggi hanno raggiunto il traguardo che tutti speravano, quello di isolare il coronavirus. Maria Rosaria Capobianchi, direttore del laboratorio di Virologia dell’Inmi Spallanzani di Roma, e le ricercatrici Francesca Colavita e Concetta Castilletti, sono l’esempio dell’eccellenza italiana.

“La notizia del successo dello Spallanzani che ha isolato il virus del Coronavirus sta facendo il giro del mondo. Un passo avanti per la medicina e per la ricerca. E poi è la storia di tre donne, tre ricercatrici che oggi hanno fatto grande l’Italia. Maria Rosaria Capobianchi, Francesca Colavita, Concetta Castilletti. Tre storie, tre donne che sono un esempio dell’Italia che vogliamo!”, ha affermato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

“Sono state tre donne a portare a termine l’isolamento del coronavirus. E’ bello che lo siano – ha dichiarato con orgoglio il ministro della Salute, Roberto Speranza durante la trasmissione ‘In Mezz’ora’ di Rai 3 – Stamattina ero andato allo Spallanzani dopo la consueta riunione della task force sul coronavirus per ringraziare donne e uomini che ormai 24 ore al giorno seguono questa vicenda. Abbiamo un grande servizio sanitario nazionale, i nostri medici sono un valore straordinario del nostro Paese. Mentre ero lì in visita è arrivata la notizia che campeggia ormai sui siti di tutto il mondo e cioè che il coronavirus è stato isolato e ne è stata ricostruita la sequenza genomica. Oggi gli scienziati potranno studiarlo e capirne le reazioni e abbiamo deciso da subito di mettere a disposizione di tutta la comunità i dati, perché tutti gli scienziati sono a lavoro nel mondo. Sono sinceramente molto orgoglioso, anche a nome di tutto il governo, di questo lavoro”.

“L’isolamento del virus ci permetterà di migliorare la risposta all’emergenza coronavirus, di conoscere meglio i meccanismi dell’epidemia e di predisporre le misure più appropriate”, ha detto Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani.

“Il risultato ottenuto dai nostri virologi – ha dichiarato Marta Branca, direttore generale dell’INMI – è una ulteriore testimonianza dell’eccellenza scientifica dello Spallanzani, Istituto dove la ricerca non è mai fine a se stessa, ma ha come obiettivo ultimo e concreto il miglioramento delle cure per i pazienti”.

CHI SONO LE RICERCATRICI

A capo del Laboratorio di Virologia dello Spallanzani c’è la dottoressa Maria Rosaria Capobianchi: 67enne nata a Procida, Direttore del laboratorio di Virologia dell’INMI, Maria R. Capobianchi è laureata in Scienze Biologiche (1976) e specializzata in Microbiologia e Virologia (1988). Dal 1977 al 1999 è stata ricercatrice universitaria presso l’Università “La Sapienza di Roma”; dal 2000 è Direttore del Laboratorio di Virologia dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “L. Spallanzani” e dal 2015 è anche Direttore del Dipartimento di Epidemiologia, Ricerca Preclinica e Diagnostica Avanzata dell’Istituto.

Ha spiegato che il risultato ottenuto “è il frutto del lavoro di squadra, della competenza e della passione dei virologi di questo Istituto, da anni in prima linea in tutte le emergenze sanitarie nel nostro Paese. 

Francesca Colavita ha un “Incarico di co.co.co. per l’espletamento di attività di ricerca nell’ambito del Progetto FILAS-RU-2014-1154” per un compenso di 16726 euro (lordi, si presume…). Una precaria, ma con tanta esperienza. Giovane ricercatrice, da 4 anni lavora nel laboratorio dopo diverse missioni in Sierra Leone per fronteggiare l’emergenza Ebola.

Concetta Castilletti, di Ragusa, responsabile della Unità dei virus emergenti (“detta ‘mani d’oro’, ha raccontato il direttore dell’Istituto Giuseppe Ippolito), classe 1963, specializzata in microbiologia e virologia. E’ responsabile dell’Unità virus emergenti dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive capitolino e Francesca Colavita, ricercatice 30enne precararia ma con un curriculum già degno di nota.

“Abbiamo lavorato per cinque ore al giorno nel laboratorio ad alta protezione, usando tute, mascherine e precauzioni – spiega la biologa ragusana Concetta Castilletti – ci siamo coccolati il virus perché mica è semplice? Però, alla fine, ce l’abbiamo fatta. Venerdì alle 22.30 abbiamo avuto la certezza che era stato isolato”, ha commentato con grande fierezza.

A capo del Laboratorio di Virologia dello Spallanzani c’è la dottoressa Maria Capobianchi, 67enne nata a Procida, laureata in scienze biologiche e specializzata in microbiologia, che ha dato un contributo fondamentale nell’allestimento e coordinamento della risposta di laboratorio alle emergenze infettivologiche in ambito nazionale

A loro si aggiungono Fabrizio Carletti, esperto nel disegno dei nuovi test molecolari, e Antonino Di Caro che si occupa dei collegamenti sanitari internazionali.

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