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Coronavirus Roma: positivo un Capo Operaio Autista dell’AMA

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«Risulta un Coa (capo operaio autista) positivo al Coronavirus a Rocca Cencia. Gli auguriamo una pronta guarigione», così in una nota il Sindacato Fp Cgil in una nota. «È una cosa da prendere sul serio – proseguono le sigle sindacali – Ma non va generato panico. Era prevedibile che succedesse. Molto probabilmente non sarà il solo caso. Per questo servono misure più efficaci da parte di Ama. Oggi più che mai è importante mantenere tutte le misure di sicurezza necessarie».

In particolare la sigla sindacale aveva già richiesto in una lettera datata 12 marzo, dunque cinque giorni fa, tutta una serie di misure: 
– igienizzare con priorità assoluta mezzi e ambienti di lavoro;
– chiudere uffici e attività operative non essenziali, prevedere un piano di servizi minimi garantiti, che richiedano l’utilizzo di minor personale, con apposita contrattazione aziendale, attivando tutti gli strumenti necessari per garantire i livelli stipendiali;
– attivare lo smartworking in modo diffuso;
– razionare i dpi, mascherine e guanti monouso in primis, per le attività che li prevedono da Dvr e per tutte quelle che impongono la promiscuità, ad esempio nell’utilizzo dei mezzi e in attività che comportano assembramenti, e quindi prevedere protocolli di sicurezza anti-contagio;
– ripristinare l’utilizzo delle docce, risultando incomprensibile tale misura in assenza di interventi di igienizzazione degli ambienti di lavoro;
– predisporre un piano perentorio di frazionamento e controllo degli accessi negli ambienti di lavoro, procedure e regole chiare per le unità produttive;
– distribuire i prodotti necessari e non lasciare al caso le forniture, tenuto conto del fatto che in questi giorni gli approvvigionamentI dei singoli posti di lavoro sono avvenuti tramite i responsabili con acquisti, in alcuni casi di prodotti inefficaci, e con un massimo di spesa di 9,90 euro.
 

L’Ama: «Dipendente in malattia dal 9 marzo, in attesa di comunicazioni ufficiali dalle Autorità Sanitaria»

«Allo stato attuale, Ama è ancora in attesa di comunicazioni ufficiali delle autorità sanitarie preposte sul caso di sospetto positivo al coronavirus, un preposto di autorimessa presso lo stabilimento aziendale di Rocca Cencia dove sono stati già sanificati gli uffici e i locali». Lo comunica AMA in una nota diffusa ieri sera. 
 
L’Azienda precisa che il dipendente in questione «era già assente dall’azienda per malattia dallo scorso 9 marzo. Al momento esiste solo questo caso attenzionato e non c’è nessun dipendente per il quale sia stata disposta la quarantena. L’azienda si è comunque immediatamente attivata, sanificando l’ufficio presso il quale prestava servizio di norma il capo autorimessa e tutti i locali dello stabilimento, compresa l’area ‘badge’. Per ulteriore precauzione, è stata subito disposta una nuova igienizzazione delle cabine dei compattatori per la raccolta presenti nella struttura, che erano già stati igienizzati come da programma alcuni giorni fa».
 
A tutela dei propri lavoratori, Ama ricorda inoltre «di aver attivato per tempo una serie di misure di prevenzione, peraltro illustrate alle rappresentanze sindacali negli incontri svolti, che sono perfettamente in linea con quanto stabilito dai 3 ultimi Dpcm, incluso l’ultimo dell’11 marzo, relativamente alle parti – articolo 1, comma 7 lettera D e comma 8 – che riguardano l’azienda. Tra le misure che sono state già adottate: la sanificazione di tutti i mezzi pesanti e leggeri utilizzati per la raccolta dei rifiuti, delle officine, dei magazzini, degli ambienti di lavoro di stabilimenti, impianti, cimiteri e sedi di zona; lo scaglionamento e adeguamento dei turni in entrata e in uscita dalle sedi operative; è stata fornita la dotazione per igienizzare, a cura degli stessi operatori, le parti sensibili interne dei mezzi ad attacco e a fine turno. Ama – conclude la nota – è impegnata ininterrottamente per adeguare le misure di protezione all’evolversi della situazione nell’esclusivo interesse dei lavoratori e della collettività».
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