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Coronavirus, vaccino nel Lazio: ecco a chi verrà iniettata la prima dose

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Vaiolo delle scimmie

Manca sempre meno e anche in Italia si partirà con le vaccinazioni. Il 15 gennaio nel Lazio la prima a a cui verrà iniettata la dose di vaccino sarà un’infermiera. Questo lo ha dichiarato l’assessore alla sanità, Alessio D’Amato, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. L’assessore ha anche spiegato che la vaccinazione sarà su base volontaria e che i primi destinatari saranno il personale sanitario e gli ospiti delle RSA. Ma la Regione sta già preparando un piano per le riserve se non ci dovesse essere piena adesione.  Tra queste:  specializzandi di medicina, pazienti cronici, malati oncologici, cardiopatici e trapiantati. 

Vaccino Covid in Italia: si accorciano i tempi

I vaccini di Pfizer in Italia sarebbero dovuti arrivare a fine gennaio, ma si sta facendo di tutto per anticipare i tempi. Si sta addirittura pensando di istituire un v-day comune per tutta l’Europa già per i primi del mese di gennaio.

Sono 1.874.323 le persone da vaccinare contro il Coronavirus in questa prima fase. Lo si legge in una tabella del Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri. Le categorie da vaccinare immediatamente, sempre se decideranno volontariamente di farlo, sono: operatori sanitari e personale e ospiti delle RSA. Gli anziani over 80 dovranno aspettare la seconda fornitura di vaccini, che dovrebbe esserci a febbraio. Entro la fine del mese di marzo, se si rispettano tutti i contratti, arriveranno 8,7 milioni di dosi di Pfizer e 1,3 di Moderna.

“Quella del vaccino Covid – ha dichiarato il ministro Speranza – è la sfida più importante dei prossimi mesi. L’Italia ha sempre lavorato perché il percorso di approvazione di Ema fosse al tempo stesso rigoroso, trasparente e veloce. È una buona notizia che tale processo possa completarsi già prima di Natale. Significherà che avremo finalmente a disposizione un vaccino efficace e sicuro. Ho proposto, insieme ai ministri di altri 7 Paesi Europei, tra cui Francia e Germania, che le vaccinazioni partano lo stesso giorno già nel mese di dicembre. Ci vuole ancora cautela e prudenza nei prossimi mesi, finché non avremo raggiunto una copertura vaccinale sufficiente, ma la strada è giusta e finalmente si vede la luce in fondo al tunnel”

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