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Coronavirus, verso il nuovo Decreto: ‘misure restrittive prorogabili fino al 31 luglio’. Ma ecco il perché della data

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come sarà la fase 2

Il Governo studia un nuovo pacchetto di provvedimenti per contrastare la diffusione del Coronavirus. Il Consiglio dei Ministri, convocato per le 14.00 di oggi, analizzerà nuove misure per punire maggiormente chi viola le disposizioni sugli spostamenti. Tra queste circola l’ipotesi di multe più salate – fino a 4.000 euro – fino ad arrivare alla confisca del mezzo. 

Emergenza Coronavirus, bozza nuovo decreto: «Misure di contenimento prorogabili fino al 31 luglio»

Non solo. Ciò che aspettano di conoscere gli italiani è il termine oltre il quale si potrà tornare, progressivamente, alla normalità. Pur restando in vigore, per ora, la deadline del 3 aprile il Governo studia una soluzione per adeguare, se necessario, le restrizioni all’andamento dell’epidemia in Italia. Si ipotizza allora una sorta di step by step che prevederà la possibilità di prolungare le misure di contenimento del virus di volta in volta per “periodi non superiori ai 30 giorni” fino al – parliamo evidentemente della peggiore delle ipotesi, qualora cioè l’epidemia dovesse proseguire o riaccelerare con nuovi focolai – al 31 luglio. Questo in “specifiche parti del territorio nazionale o sulla totalità di esso”. Prevista, infine, la possibilità di impiegare l’esercito per far rispettare a tutti le regole.

Perché il 31 luglio 2020

Ma c’è anche un’altra ragione sul perché si parla del 31 luglio. Quel giorno infatti, come spiegato dal Corriere.it, “terminerà lo stato di emergenza di sei mesi proclamato lo scorso 31 gennaio”. Il Coronavirus dunque non è un’eccezione, nel senso che tutti i periodi straordinari d’emergenza hanno una «durata di sei mesi»; per questo tale scadenza viene riportata in tutti gli atti ufficiali del Governo. Tuttavia, come visto, non è detto che si debba arrivare fino a quella data. La speranza, di tutti noi (ma a patto che tutti rispettino le regole), è che si riesca ad uscire dall’emergenza Coronavirus molto prima.

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