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Cosa fare a Roma fuori dagli schemi

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Cosa fare a roma fuori dagli schemi

Quando si pensa di visitare Roma, la lista di cose da vedere parte immediatamente da monumenti, musei, siti archeologici. L’associazione viene naturale essendo la Città Eterna così ricca di storia e opere d’arte che la rendono esclusiva. Ma se il primo pensiero corre a Colosseo, Pantheon, Musei Vaticani, Galleria Borghese Vittoriano… non bisogna dimenticare che Roma presenta anche tanti altri luoghi di straordinaria bellezza, meno noti, ma non per questo meno suggestivi. Esistono, infatti, alcune zone di Roma poco conosciute, ma estremamente pregevoli e ricche storia. Andiamo a scoprire, perciò, alcune realtà assai affascinanti seppure non pubblicizzate al pari di gallerie e monumenti. Luoghi che anche ad alcuni romani sono sconosciuti…

Porta Portese

Se si desidera immergersi nella tradizione, sperando anche di poter incappare n qualche affare, allora occorre assolutamente fare un giro al cosiddetto ‘mercato delle pulci’, Porta Portese. Si tratta di un mercato storico di Roma che al pari di Portobello a Londra, offre le più svariate occasioni: gioielli, giocattoli, libri, pezzi di arredo, abiti e vari oggetti vintage. Una realtà nata subito dopo l’ultimo conflitto mondiale. Nasce come sede alternativa della borsa nera che si teneva, inizialmente a Campo dei Fiori, nella quale commercianti provetti e improvvisati mettevano in vendita i prodotti più disparati riuscendo a trovare acquirenti. Un mercato di oggetti di antiquariato che col tempo ha sempre più preso piede diventando un tratto caratteristico della tradizione romana.

Il buco della serratura sull'Aventino
Il buco della serratura sull’Aventino – ilcorrieredellacitta.com

Il buco della serratura nella villa del Priorato dei Cavalieri di Malta

Non tutti sanno che esiste una serratura dalla quale si apre un panorama mozzafiato su Roma. Si tratta del cancello della villa del Priorato dei Cavalieri di Malta, sul colle Aventino dal quale è visibile, in particolare, la Cupola di San Pietro. È stato l’architetto Giovanni Battista Piranesi a realizzare proprio in quel punto quella serratura nel 1765, per offrire ai visitatori il fantastico panorama. Se si desidera andare a guardare da quella ‘toppa’, allora è il caso di prepararsi a mettersi in fila, perché tutti coloro che sono a conoscenza di questo posto segreto lo raggiungono desiderosi di godersi lo spettacolo.

Centrale di Montemartini

Uno dei posti meno conosciuti dai turisti è la Centrale di Montemartini, il primo impianto di produzione elettrica di Roma, che inaugurato nel 1912 è rimasto attivo per oltre cinquant’anni. Oggi è un museo che accoglie macchinari in ghisa, reperti archeologici e anche alcune opere d’arte che non si trovano in musei. Seppure poco conosciuto e, forse, anche poco visitato, rappresenta un significativo esempio di archeologia industriale.

Ghetto ebraico
Ghetto ebraico – ilcorrieredellacitta.com

Il ghetto ebraico

Tra piazza Venezia e le sponde del Tevere si trova il cosiddetto Ghetto ebraico. Un quartiere che racchiude monumenti significativi: la Fontana delle Tartarughe, il Portico d’Ottavia, costruito da Augusto, o il Teatro Marcello, un piccolo Colosseo. Il rione si snoda proprio di fronte all’Isola Tiberina e presenta anche tanti locali di ristoro nei quali è possibile gustare menù tipici. Bisogna, però, ricordare che la più antica comunità ebraica romana risale al II secolo avanti Cristo.

Cinecittà

Gli appassionati di cinema non devono dimenticare di visitare Cinecittà, che è stata set di famosi film italiani e anche internazionali. Un viaggio in altri tempi, anche questo, grazie al quale si potranno visitare studi e set di film che hanno fatto la storia del cinema, ma anche costumi originali, immergendosi nella storia di una realtà sorta alla fine degli anni ’30 per volontà del fascismo che voleva rilanciare la cinematografia. E proprio Cinecittà ha visto nascere ben 3mila pellicole 51 delle quali vincitrici dell’Oscar.

Il quartiere Coppedè

Imperdibile anche una visita al quartiere Coppedè, dal nome dell’architetto che ha iniziato a costruirlo nel 1915, dallo stile artistico estremamente singolare, con temi floreali, che recuperava anche tipiche forme medievali. Conosciuta come art nouveau in Inghilterra, era invece lo stile floreale in Italia. Un rione estremamente caratteristico e anche suggestivo che merita di essere visitato per ritrovarsi in ambienti fiabeschi e non di meno in film dell’orrore. Tra questi edifici uno dei più famosi è la Casina delle Civette che nasce come una dependance di Villa Torlonia.

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