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113 rimuove ordigno bellico in “bella vista” sulla spiaggia di Tor San Lorenzo

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ordigno tor san lorenzoRisale a circa un mese fa la scoperta di un ordigno bellico risalente alla Seconda Guerra Mondiale, scoperta fatta da un cittadino recatosi presso la spiaggia libera del “Gabbiano” a Tor San Lorenzo, intento alla stagionale raccolta degli asparagi. Figurarsi la sorpresa dell’uomo alla vista della bomba arrugginita completamente fuori dalla sabbia e prontamente segnalata a chi di dovere.
L’ordigno, una testa di razzo di fabbricazione americana, 88 mm, ancora integro, in bella vista, a soli 2 metri dalla carreggiata, era stato “segnalato” e “reso visibile”, circondato da tre paletti di legno legati tra loro da classico nastro da cantiere bianco e rosso.
Testimonianza ancora oggi visibile dei bombardamenti degli anglo-americani, i quali scaricarono, tra il 1940 e il 1945, un notevole quantitativo di ordigni contro le forze militari tedesche; testimonianza ancora oggi tangibile della Grande Guerra, grazie alla saltuaria scoperta di ordigni sotterrati o meno celati in varie zone d’Italia.
Finalmente nella mattinata di ieri, 2 aprile, grazie all’intervento di due cittadini, appartenenti all’associazione “Paese Nostro”, che hanno sollecitato il 113 – prontamente intervenuto – l’ordigno è stato rimosso dalla zona. Zona molto frequentata, soprattutto a partire dalle ultime settimane, zona attigua ad uno stabilimento balneare e, soprattutto, zona potenzialmente a rischio, data la vicinanza alla carreggiata.
La Polizia, proveniente da Anzio, si è ritrovata poco dopo raccogliere la testimonianza di un agente della Polizia penitenziaria fuori servizio, che aveva appena sventato un furto d’auto. “Avevo notato due balordi aggirarsi sul lungomare con fare sospetto – racconta Daniele, l’agente di polizia penitenziaria – Mi sono appostato e ho chiamato il 113, che però mi ha informato di non avere in zona una pattuglia disponibile. Poco dopo ho visto uno dei due uomini aprire una Fiat Panda che era stata appena parcheggiata e introdursi all’interno dell’auto. Viste le chiare intenzioni dei due, prontamente sono intervenuto per fermarli, ma sono riusciti a fuggire utilizzando la loro vettura, con la quale hanno tentato di speronarmi per aprirsi un varco per fuggire. Ma io non ho voluto desistere e li ho inseguiti fino all’altezza di Campo di Carne, dove due malviventi si sono dati alla fuga su strade non asfaltate. Alla fine del lungo inseguimento, i due sono riusciti a far perdere le loro tracce”. L’agente è quindi tornato sul luogo del tentato furto per rintracciare il proprietario del veicolo ed informarlo dell’accaduto. “Solo in quel momento è arrivata una pattuglia del commissariato di Anzio che, che ha constatato quanto era successo”.

Maria Virelli
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